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Le polemiche sulla Tari a Grottammare, interviene il sindaco Rocchi

LA REPLICA del primo cittadino all'attacco del gruppo consiliare d'opposizione "Grottammare C'è": «L'aumento medio per l’anno 2023 relativo a una famiglia di quattro persone in 90 metri quadrati di abitazione sarà di circa 15 euro, poco più di un euro al mese»
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«A proposito delle considerazioni sugli aumenti Tari, sento di dover chiarire alcuni passaggi di una questione che investe Grottammare come tanti altri Comuni in questo particolare momento storico».

 

Il sindaco Alessandro Rocchi

A dirlo è il sindaco di Grottammare, Alessandro Rocchi, il quale replica all’attacco del gruppo consiliare d’opposizione “Grottammare C’è”.

 

«Innanzitutto, come ho già riferito nell’ultima seduta del Consiglio comunale, anche ai consiglieri di minoranza, l’aumento è dettato obbligatoriamente dal valore del Piano economico finanziario  e quindi avrebbe riguardato qualsiasi Amministrazione al governo della città (e quindi chiunque avesse vinto le elezioni), dal momento che, a dettare le regole per stabilire il costo del servizio della gestione rifiuti, non è la politica locale, ma è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), sulla base dei costi sostenuti gli anni precedenti. Tutti ormai sanno, inoltre, che esiste un obbligo di legge che impone ai Comuni di coprire il costo del servizio al 100% con la Tassa Rifiuti. Questo vuol dire che la spesa è totalmente a carico del cittadino-contribuente.

 

L’Amministrazione locale – continua Rocchi – può fare qualcosa per venire incontro ai cittadini? Sì, e cioè fare quello che abbiamo fatto: abbassare al 6-7% un aumento del 10% (percentuale derivante da vari fattori: caro energia, aumento dell’inflazione e, soprattutto, dal conguaglio per i costi di stoccaggio dei rifiuti portati fuori bacino negli anni precedenti). Come? Girando sui conti del servizio di gestione dei rifiuti circa 250.000 euro derivanti dall’avanzo libero di amministrazione. Per fare questo, è stata necessaria una variazione di bilancio portata in discussione nella stessa seduta di Consiglio comunale di cui sopra, ma approvata dalla sola maggioranza. Questa sì che è una scelta del governo locale per alleggerire il peso degli aumenti sulle famiglie. Eppure, la minoranza ha votato contro.

 

Non voglio minimizzare l’oggettivo aggravio di costi che si riverserà sulle famiglie già vessate da una congiuntura economica sfavorevole, ma posso però dire che, sulla base di una proiezione fatta dagli uffici finanziari, l’aumento medio per l’anno 2023 relativo a una famiglia di 4 persone in 90 metri quadrati di abitazione sarà di circa 15 euro, poco più di un euro al mese. Ricordo – conclude il primo cittadino di Grottammare – che il regolamento comunale Tari prevede riduzioni in base al reddito o alla presenza di persone con disabilità nel nucleo familiare e riconosce, altresì, le buone pratiche dei cittadini virtuosi, premiando con sconti quelli che adottano un cane del canile comprensoriale o attuano il compostaggio domestico. Tutte queste agevolazioni sono illustrate e facilmente reperibili nel sito internet del Comune».

 

Aumento della Tari: il gruppo consiliare di opposizione “Grottammare C’è” parte all’attacco, ma avanza anche proposte


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