Come da 13 edizioni a questa parte, il sodalizio tra la Cna di Ascoli e la Quintana si rinnova in occasione della Giostra di agosto con la consegna degli “Ori delle Dame”.
Anche quest’anno, infatti, i maestri orafi della Cna hanno ideato e realizzato i gioielli che andranno a impreziosire gli abiti delle dame scelte per rappresentare i sei sestieri cittadini durante il corteo di domenica 6 agosto.
Dopo aver lavorato alla realizzazione dei gioielli, abbinandoli agli abiti, c’è stata la consegna ufficiale alla presenza del presidente del consiglio degli anziani della Quintana Massimo Massetti, del presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, dell’assessore comunale agli eventi Monia Vallesi, dei consoli e dei capo sestiere.
Gli Ori delle Dame, come anche altre iniziative promosse negli anni dalla Cna di Ascoli, continuerà a offrire spunti per arricchire in ottica culturale il palinsesto della Quintana.
L’edizione di quest’anno ha visto protagonisti i maestri orafi Giuseppe Coccia (che per l’occasione ha realizzato il gioiello che durante il corteo sarà indossato da Marianna Velenosi di Sant’Emidio), Pietro Angelini (per Romina Ripani di Porta Maggiore e Valeria Camaiani di Porta Romana), Silvano Zanchi (per Maria Giovanna Allevi della Piazzarola), Davide De Iulis (per Valentina Formica di Porta Tufilla) e Marilina Gasparrini (per Maja Alberti di Porta Solestà), che con passione e competenza portano avanti una tradizione che si rinnova ormai di anno in anno.
Riscoprire l’arte del passato rivisitandola in chiave innovativa: un obiettivo ambizioso che l’associazione territoriale di Ascoli intende raggiungere affiancando le imprese del settore artistico, culturale e tradizionale del Piceno, che nel confronto tra il primo semestre 2023 e il primo trimestre 2022 guadagnano 6 unità: allo scorso 30 giugno risultano 209 aziende attive sul territorio, di cui 176 artigiane (84,2% del totale), contro le 203 di più di un anno fa.
Secondo i dati elaborati dal Centro studi Cna Marche, le imprese artistiche della nostra provincia rappresentano il 13,1% delle 1.592 attive nel panorama regionale, con la sartoria e la confezione su misura a costituire il settore di attività più consistente (47 aziende, di cui 39 artigiane).
Significativa anche la concentrazione dell’occupazione nelle attività di lavorazione dei metalli (40 aziende) e nel settore dei tatuaggi e piercing, che peraltro vanta la percentuale maggiore di aziende artigiane con 30 attività artigianali sulle 31 imprese attive nel Piceno.
Restando in ambito provinciale, a spiccare è inevitabilmente anche l’incidenza delle lavorazioni tipiche nel bilancio complessivo del settore artistico, con la realizzazione di tulle, pizzi e merletti (7 aziende sulle 10 attive nelle Marche) e di prodotti in ceramica (8 imprese, secondo miglior dato regionale) a evidenziare ulteriormente il forte legame degli artigiani locali con una tradizione particolarmente radicata sul territorio.
L’oreficeria e la gioielleria, invece, possono contare su 16 imprese artigiane sulle 17 attive in provincia, che con costanza e passione danno lustro a una tradizione artigiana da tutelare e valorizzare al meglio.
«Siamo orgogliosi di riproporre anche quest’anno la straordinaria sinergia tra realtà associative, istituzionali e culturali alla base del progetto “Ori delle Dame” – dichiara Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – grazie alla disponibilità, alla scrupolosa ricerca storica e alla competenza dei nostri maestri orafi, anche quest’anno abbiamo cercato di offrire un contributo concreto nella promozione di due autentiche eccellenze del territorio come la Quintana e l’artigianato artistico, simboli di Ascoli e del Piceno conosciuti e apprezzati in Italia e nel mondo».
«L’artigianato artistico è una risorsa molto importante per il territorio – conferma Arianna Trillini, presidente della Cna di Ascoli – il successo e la grande accoglienza di questa iniziativa, anno dopo anno, sono l’ennesima conferma in questo senso.
Attraverso la Quintana, il suo corteo storico, le sue dame e i loro ori, come associazione intendiamo trasmettere anche alle nuove generazioni i valori del saper fare e dell’attaccamento al territorio che da sempre animano le tradizioni locali e l’espressione artistica dei nostri artigiani».
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