Un giovane studente di Fabriano (Ancona) si è rivolto al locale Commissariato denunciando di aver ricevuto una mail dal Dipartimento Cultura dell’omonimo Ministero con la quale si confermava l’utilizzo integrale del residuo del proprio Bonus Cultura per l’acquisto di libri (per un importo di 314 euro) che, come noto, è un credito che lo Stato riconosce ai neo maggiorenni finalizzato all’esclusivo acquisto di oggetti ed attività culturali come: libri, mostre, accessi a musei, fiere e spettacoli teatrali e così via.
Sorpreso per il fatto di non averlo in realtà speso, il giovane ha subito effettuato alcune ricerche su internet verificando che la libreria che aveva ricevuto il pagamento (a lui sconosciuta) si trovava in un paesino del sud Italia che non aveva nemmeno mai visitato.
E’ a questo punto che lo studente ha scritto alla mail ministeriale dedicata alle segnalazioni di attività fraudolente, dalla quale ha ricevuto conferma dell’avvenuta transazione con l’invito a presentare denuncia alla Polizia. L’attività di indagine ha consentito di appurare che la sede della libreria venditrice era fasulla. Da un sopralluogo effettuato dalla Polizia Municipale di quella città, è emerso come al suo posto c’erano un palazzo residenziale e una macelleria.
La ditta fantasma era effettivamente censita come “esercente il commercio di libri”, ma dichiarata “irreperibile” dal 2019. Il conseguente accertamento del titolare dell’Iban ricevente il pagamento della transazione mai avvenuta, ha permesso di scoprire che si trattava di un 33enne del sud Italia, già denunciato in varie regioni d’Italia per truffe informatiche commesse con lo stesso sistema, nuovamente querelato anche con l’accusa di accesso abusivo a sistema informatico.
Al giovane studente sarà riaccreditata dal Dipartimento Cultura del Ministero la somma che gli era stata prelevata dal truffatore.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati