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Ascoli, tuona la Curva Sud: «Non vogliamo personaggi legati al calcioscommesse nelle giovanili»

SERIE B - Nel mirino dei gruppi organizzati sono finite le scelte societarie sui tecnici delle formazioni del vivaio: «Abbiamo già esposto privatamente ai dirigenti il nostro pensiero, ma non siamo stati ascoltati». Chiosa anche sulla prima squadra: «Pretendiamo una rosa all'altezza del nostro blasone»
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(foto Ascoli Calcio)

 

di Salvatore Mastropietro

 

È stato diffuso nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 5 agosto, un comunicato dai toni duri quanto chiari da parte degli “Ultras 1898” in rappresentanza dei gruppi organizzati della Curva Sud. Nel mirino dei tifosi sono entrate soprattutto la gestione del settore giovanile e le scelte prese dalla società in merito ai tecnici delle formazioni Under.

 

«La Curva Sud – si legge nel comunicato – non può e non potrà mai accettare situazioni ambigue e poco chiare legate a chi rappresenta l’Ascoli Calcio, ad ogni livello e con ogni ruolo. Nelle nostre menti è ancora nitido e doloroso il ricordo di squalifiche e penalizzazioni, inchieste e processi inerenti al calcioscommesse. Vedersi crollare la credibilità di ciò a cui teniamo di più, è un qualcosa che non auguriamo a nessuno. Per noi è viscido e inaccettabile e lontano anni luce dalla nostra etica. Non vogliamo personaggi legati a doppio mandato con le situazioni sopra descritte. Abbiamo esposto privatamente alla società il nostro pensiero ma a quanto pare siamo rimasti inascoltati vedendo gli ultimi arrivi e le loro condanne nell’ inchiesta del calcioscommesse. Il calcio giovanile è il cuore pulsante del nostro club e rappresenta il futuro della squadra. È il luogo dove i giovani talenti ascolani hanno un’opportunità di crescere nel loro club del cuore.

 

Il coinvolgimento di membri dello staff tecnico in processi e inchieste per il calcioscommesse mina la credibilità e l’integrità del nostro Ascoli e danneggia la fiducia che dobbiamo riporre in coloro che formano le menti e i cuori dei nostri giovani giocatori». 

 

«Non possiamo – proseguono i gruppi organizzati – che prendere atto delle scelte societarie, che fermamente non condividiamo. Per questo motivo ricordiamo a tutti, sia ai selezionati che ai selezionatori, di prendersi la responsabilità delle proprie scelte e che ad Ascoli questi personaggi saranno contestati fin dalle prossime uscite della nostra compagine, a differenza della squadra che sara’ invece sostenuta in ogni stadio dove giocherà».

 

Chiosa finale dedicata alla prima squadra: «Infine, ma non meno importante, pretendiamo un mercato e una rosa all’altezza del nostro essere e del nostro blasone. Noi siamo l’Ascoli Calcio. Investimenti e prospettive devono essere adeguate a ciò che ci onoriamo di difendere. Ci auguriamo che non serva aggiungere altro. A buon intenditor poche parole…».

 


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