di Giuseppe Di Marco
Le stazioni dei treni, a San Benedetto, necessitano di essere ammodernate e rese più accessibili. E’ quanto dice Nazzareno Torquati: l’ex assessore, da sempre strenuo difensore delle categorie fragili, torna a chiedere alla Rete Ferroviaria Italiana un cronoprogramma definitivo dei lavori da fare agli scali rivieraschi.
«Sull’abbattimento delle barriere architettoniche e l’installazione di ascensori in stazione – afferma Torquati – si richiede a Rfi una data sicura, definitiva ma soprattutto vincolante di inizio lavori a partire dall’anno 2024. San Benedetto è la quinta città marittima italiana più ricercata da chi viaggia in treno, ed è l’unica marchigiana nella top 15, è la regina turistica della Marche e si contende il posto con Senigallia. È inoltre la quarta città più grande delle Marche come numero di abitanti e la più grande della provincia Picena. Nel programma precedente, per il 2019, erano previsti l’abbattimento delle barriere architettoniche presso la stazione ferroviaria di San Benedetto, e il medesimo intervento è stato inserito nell’attuale cronoprogramma 2022-2026».
D’estate, si sa, la stazione centrale e quella di Porto d’Ascoli vengono prese d’assalto dai turisti: motivo in più per mettere in cantiere migliorie necessarie. «La situazione di disagio – prosegue l’ex assessore – per una località turistica importante a livello nazionale come quella di San Benedetto, per i suoi abitanti e bacino di utenza non è più sostenibile. Soprattutto per quanto riguarda i diritti e i servizi delle persone con disabilità, ma anche persone fragili ed anziane, genitori con i passeggini e pure viaggiatori con le valigie spesso pesanti che si devono fare scalinate ripide».
Il confronto con altre località suscita più di un malumore. «Da tempo – conclude Torquati – le stazioni ferroviarie di Pesaro, Ancona, Civitanova Marche, Macerata e Ascoli hanno abbattuto le barriere architettoniche ed installato degli ascensori. Persino la stazione ferroviaria di Jesi ha intrapreso questo stesso percorso».
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