Di opinione opposta e contraria i sindacalisti di Ast Ascoli, sull’esito del primo incontro con la nuova direttrice generale Nicoletta Natalini.
L’8 agosto le delegazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil funzione pubblica, Fials, Ugl Salute e Rsu sono uscite dalla riunione annunciando di riservarsi «di dichiarare nei prossimi giorni la mobilitazione del personale con l’indizione delle conseguenti manifestazioni da organizzare davanti ai Presidi ospedalieri di Ascoli e San Benedetto, anche al fine di denunciare all’opinione pubblica il costante, inesorabile declino della sanità di questo Territorio».
Il giorno dopo, 9 agosto, Nursind, Usb e Nursing Up hanno annunciato di interrompere lo stato di agitazione indetto precedentemente, dopo l’esito – giudicato positivo dagli stessi sindacalisti – dell’incontro avuto in Prefettura e presieduto dal Capo di Gabinetto del prefetto, il dottor Papa, ed al quale hanno partecipato la dg Natalini, il dirigente delle Relazioni Sindacali Gidiucci e l’avvocato di Ast Ascoli Viozzi.
Le rivendicazioni per tutti le stesse di sempre, dalla dotazione organica ai turni di lavoro. Dai tempi di vestizione alle progressioni economiche orizzontali, passando per le premialità Covid.
Per Maurizio Pelosi (Nursind), Mauro Giuliani (Usb) e Roberto Tassi (Nursing Up) «la direttrice Ast ha fornito una dettagliata e completa delucidazione su tutti i punti e le problematiche sollevate.
In merito all’opportunità di indire un concorso per Direttore delle professioni sanitarie – continuano i sindacalisti – piuttosto che un dirigente, la Natalini ha precisato che al momento del suo ingresso in carica il concorso era già stato avviato.
Per quanto riguarda il riconoscimento dei 40 minuti dedicati alla vestizione in contesto Covid, la direzione è pronta a conformarsi alle direttive regionali. Si attiverà istantaneamente e riaprirà i cartellini dei lavoratori assegnati ai reparti Covid, assicurando un riconoscimento accurato delle attività.
Per quanto riguarda la Premialità Covid, è stata confermata la volontà di agire tempestivamente per attuare le decisioni prese.
In occasione del giorno festivo che intercorre nel mezzo della settimana, la direttrice ha fornito un riscontro altrettanto favorevole anche in questa sede, impegnandosi ad attuare tale disposizione a partire dal primo gennaio 2023, nell’ambito delle sue responsabilità.
Per i tempi di vestizione, dal 2018 a oggi, la direttrice ha riferito di aver incaricato gli uffici competenti di elaborare i calcoli relativi e di trasmetterli alla gestione liquidatoria che deciderà se adempiere attraverso un accordo o meno. Tuttavia, a partire dal primo gennaio 2023 e in conformità con il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro attualmente in vigore, vi è l’intenzione di riconoscere questo diritto. A tale scopo, verrà inviata una proposta alla delegazione sindacale di Ast Ascoli.
Abbiamo notato con grande apprezzamento l’attenzione che è stata dedicata alla vasta gamma di problematiche legate alla nostra Ast. È particolarmente gratificante constatare che, a soli un mese dalla scadenza dei 240 contratti precari, la direttrice abbia non solo preso in considerazione, ma anche ottenuto con successo, la proroga fino al 31 dicembre 2023.
Ovviamente, ora rimaniamo in attesa dell’effettiva attuazione delle garanzie e degli impegni dichiarati durante l’incontro in Prefettura».
«Totalmente deludenti – riferiscono Viola Rossi (Cgil), Giorgio Cipollini (Cisl), Fausto Menzietti (Fiasl), Paolo Sabatini (Uil), Benito Rossi (Ugl Salute) e Paolo Grassi (Rsu) – sono stati gli atteggiamenti e le posizioni assunte dalla nuova direttrice generale rispetto alle altre principali problematiche rappresentate da queste organizzazioni sindacali. In particolare, riguardo alla dotazione organica, rappresentante Ast ha tenuto a precisare che, rispetto all’anno 2019, nel corrente anno, sono presenti 80 infermieri e 59 oss in più per cui, a suo avviso, dovrà essere effettuata una verifica dell’assetto organizzativo finalizzata alla razionalizzazione delle risorse umane.
In merito, gli scriventi hanno fatto rilevare alla dottoressa Natalini che la citata implementazione del personale, rispetto al 2019, è ampliamente giustificata dall’apertura di nuovi servizi nonché dei numerosi esoneri e prescrizioni sanciti dal “medico competente”.
Inaccettabile – continuano i sindacalisti – è stata la posizione assunta dalla Natalini sui tempi di vestizione, disconoscendo il pregresso accordo, sottoscritto da tutte le sigle sindacali presenti in Azienda il 13 dicembre 2022.
La dottoressa Natalini, ritenendo che la competenza su detta materia fosse dall’Asur Gestione Liquidatoria, si è dichiarata disponibile a prendere in considerazione la problematica solo dal primo gennaio di quest’anno, disconoscendo le “condizioni di miglior favore” conseguite con la contrattazione integrativa aziendale.
Pur riconoscendo disastrosa l’attuale organizzazione dei servizi, in particolare sanitari, la dottoressa Natalini ha condizionato il perfezionamento degli atti inerenti all’attribuzione degli incarichi di funzione ad una verifica dei fondi contrattuali, così per le Progressioni Economiche Orizzontali, al reinserimento nel “Fondo Produttività 2021” della somma di euro 495.000 prelevata per il pagamento delle indennità contrattuali di novembre e dicembre 2021».
m.n.g.
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