Spiaggia ad alta accessibilità, tra degrado e uso improprio: Fratelli d’Italia lancia l’allarme

La spiaggia ad alta accessibilità del lungomare “Europa”

di Giuseppe Di Marco

La spiaggia ad alta accessibilità del lungomare centrale viene usata in modo improprio e mostra evidenti segni di incuria: a lanciare l’allarme è il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che chiede al Sindaco di ripristinare il decoro nel tratto di arenile, garantire la reale accessibilità dell’area e controllare che questa venga rispettata dagli utenti.

«Sul lungomare di San Benedetto – si legge nell’interrogazione di Andrea Traini e Nicolò Bagalini – sono state predisposte spiagge definite ad alta accessibilità per i disabili, e una di queste spiagge si trova sul lungomare “Europa”, tra le concessioni 42 e 44. In quest’area sono state installate alcune cabine, di cui una adibita a spogliatoio e una a bagno per disabili (con doccia e ripostiglio), con un percorso carrabile ed uno per non vedenti che conducono alle cosiddette “zone sosta”».

«Numerose sono state le lamentele di chi utilizza questi servizi dovute all’impraticabilità dei bagni e delle docce calde, e spesso le aree di sosta riservate ai portatori handicap sono indebitamente occupate da persone che non ne hanno diritto». Questa situazione, scrivono i meloniani, non sarebbe più sostenibile. Ma non finisce qui.

«Sulla spiaggia libera ad alta accessibilità – continuano i consiglieri di minoranza – spesso vengono rinvenuti dei detriti che rendono questa area tutt’altro che accogliente: il grado di civiltà di una comunità, va ricordato, si misura anche e soprattutto dal funzionamento di questi servizi».

Da qui, l’appello: «Chiediamo al Sindaco se l’Amministrazione comunale intende risolvere i suddetti problemi, e in particolare quelli relativi all’occupazione abusiva degli stalli, rendendoli veramente accessibili, migliorando i servizi, i controlli e la pulizia dell’arenile». I consiglieri di minoranza infine suggeriscono di porre in essere azioni concrete per migliorare il servizio, ad esempio accrescendo la formazione dei volontari che gestiscono le aree e attuando un orario più flessibile.