di Salvatore Mastropietro
Sicuramente quando lo scorso 11 luglio il sorteggio dei calendari aveva decretato Cosenza-Ascoli alla prima giornata mister William Viali immaginava un ritorno diverso al “San Vito-Marulla” nella gara di esordio in Serie B sulla panchina del Picchio. Non poteva andare, invece, in un modo peggiore, considerando il risultato (3-0), la prestazione ed il record negativo (tre espulsi nel primo tempo) che ne è scaturito.
Nel post partita il tecnico, ex di turno, ha analizzato così la partita in sala stampa: «Avessimo perso una partita giocata l’avremmo analizzata in maniera diversa, dopo aver perso con tre espulsioni in questo modo sono arrabbiato e dispiaciuto. La partita è durata venti minuti, fino alla chiamata del VAR per il calcio di rigore. Dispiace per i nostri tifosi, oggi era una giornata particolare per Ascoli viste le scomparse di Mazzone, che conosciamo tutti, e di Scorsa, che io ho avuto da allenatore proprio in bianconero e che detiene il record di presenze in Serie A con questa maglia. Sono due personaggi che non abbiamo rappresentato come dovevamo, soprattutto sotto l’aspetto della presenza. Gli episodi? Non li ho rivisti, ma non penso siano stati falli commessi per foga agonistica, quanto piuttosto per poca lucidità e questo non deve assolutamente capitare. Sapevamo che il Cosenza sarebbe partito forte, ma nonostante ciò non hanno avuto grandi occasioni nei primi venti minuti. Poi la chiamata del VAR ha spostato gli equilibri, ma chiaramente non di più delle espulsioni».
«C’è stata differenza fin dall’inizio – ha continuato Viali – ma ci sta all’interno di una partita. Si può soffrire un tempo e poi possono cambiare i momenti, soprattutto in Serie B. Siamo un gruppo nuovo, con un allenatore e un percorso nuovo. Fin qui, a partire dalle amichevoli e passando per Verona, siamo stati troppo autolesionisti e questo è un allarme su cui dobbiamo lavorare. L’unica cosa positiva che mi porto dietro oggi è il sacrificio mostrato dagli otto scesi in campo nel secondo tempo. La condizione fisica? Una settimana fa a Verona avevo avuto risposte importanti, credo che tutto venga dalla testa. Il nostro obiettivo è la salvezza come ha detto la società fin dal primo giorno».
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