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Disfatta Ascoli all’esordio in campionato: tre rossi nel primo tempo, il Cosenza ha vita facile (3-0)

SERIE B - Nel giorno della scomparsa di due leggende bianconere come Mazzone e Scorsa, gli uomini di Viali scrivono la storia nel modo più negativo possibile: mai, finora, erano stati estratti tre cartellini rossi nella prima frazione ai danni di calciatori bianconeri. Per il resto, si è vista fin da subito in campo una squadra indietro di condizione e senza mordente. Tutino firma il primo gol su rigore, poi segnano i giovani Zilli e Arioli. Per il Picchio sconfitta che, al netto della tripla inferiorità numerica, accende diversi campanelli d'allarme ad una settimana dalla sfida contro il Modena
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L’Ascoli durante il minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di Carlo Mazzone

 

di Salvatore Mastropietro

 

Il 27esimo campionato di Serie B della storia bianconera inizia nel giorno in cui il mondo del calcio, ascolano e non solo, saluta una leggenda come Carlo Mazzone ed una bandiera come Francesco Scorsa, due personaggi che in quella storia resteranno per sempre impressi. Al “San Vito-Marulla” di Cosenza l’Ascoli scende in campo con il lutto al braccio, come richiesto nel pomeriggio dalla società. Si osserva, inoltre, come su tutti i campi di A e B, un minuto di silenzio.

 

La storia, stavolta, però l’Ascoli la scrive nel modo più negativo (e assurdo) possibile. Gli uomini dell’ex di turno Viali si vedono comminare tre cartellini rossi dopo appena 45 minuti: Falasco per un’ingenua (a dir poco) doppia ammonizione, Buchel per un fallo da ultimo uomo, Forte per una follia a palla lontana. Nell’ultracentenaria storia bianconera non era mai successo. Si tratta probabilmente, per quanto riguarda i primi tempi, di un primato assoluto anche nella storia del calcio professionistico italiano, ma è una statistica che andrà verificata meglio.

 

Per il resto, in campo, la differenza mentale, tecnica e fisica tra le due squadre si è vista fin dal primo minuto. Sono bastati 15 minuti ai padroni di casa per sbloccare il match con un calcio di rigore trasformato da Tutino. Nella ripresa, quando per i Lupi diventa poco più di un allenamento, sono Zilli e Arioli a fissare il risultato sul definitivo 3-0. Per l’Ascoli il campionato inizia, dunque, nel peggior modo possibile. Ad una settimana dalla sfida del “Braglia” contro il Modena

 

I capitani Botteghin e D’Orazio prima del fischio d’inizio

LE PREMESSE – William Viali ne cambia quattro rispetto al match di Coppa Italia contro il Verona. In porta la scelta, come previsto già ieri, ricade su Viviano con Barosi che, dunque, sia accomoda in panchina. Falasco e Rodriguez prendono il posto rispettivamente di Haveri e Mendes. La sorpresa rispetto alle attese della vigilia è rappresentata da Quaranta, che – nonostante sia considerato da tempo in uscita dal club bianconero – viene scelto al posto di Simic in coppia con capitan Botteghin. Sul difensore croato, proprio nelle ultime ore, si sono posati gli occhi del Maccabi Haifa e chissà che non possa essere proprio questo a spiegare la decisione di Viali. Lato Cosenza, il nuovo mister Caserta schiera un 4-2-3-1 che può diventare all’occorrenza un 4-3-2-1: in campo gli ex di turno D’Urso e D’Orazio ed i tre nuovi acquisti Zuccon, Mazzocchi e Tutino. Meroni, inizialmente indicato come titolare, dà forfait nel riscaldamento, al suo posto il giovane Fontanarosa.

 

Falasco dopo l’espulsione

PRIMO TEMPO – Al terzo minuto l’arbitro Fourneau estrae subito il primo cartellino giallo. Il destinatario è Falasco, autore di un intervento in ritardo su Arioli. Stessa sorte per Masini al minuto 10, ma stavolta la decisione del fischietto romano appare piuttosto severa. Nel primo quarto d’ora il pallino del gioco lo prende in mano il Cosenza senza creare particolari pericoli alla porta di Viviano. Allo scoccare del 15′ la prima occasione è dei padroni di casa con Calò che prova un tiro al volo dal limite dell’area. Proprio sugli sviluppi della conclusione dell’ex Juve Stabia il VAR ravvisa una deviazione di mano di Pablo Rodriguez: nonostante l’assenza di immagini nitide, dopo un veloce consulto al monitor Fourneau indica il dischetto. Dagli undici metri Tutino opta per una soluzione centrale: Viviano tocca con il piede sinistro ma non basta, è 1-0. Il primo vero segnale offensivo l’Ascoli lo fornisce al minuto 28 con una bella iniziativa di Millico, che si accentra dalla destra e scarica un destro potente sul primo palo: palla a lato non di molto.

Forte lascia il campo del “San Vito-Marulla” dopo la follia che gli è costata l’espulsione

È solo un piccolo segnale, però, perché al 35′ la partita dell’Ascoli si complica ulteriormente: Falasco, nel tentativo di proteggere l’uscita del pallone sul fondo, allarga il braccio e colpisce Tutino. Su segnalazione del guardalinee, l’arbitro Fourneau fischia fallo ed estrae anche il secondo cartellino giallo agli indirizzi del terzino sinistro bianconero. Piove sul bagnato al 42′ quando la squadra bianconera rimane addirittura in 9: prima Millico sbaglia un retropassaggio, poi Adjapong scivola ed apre una prateria per i rossoblù, infine Buchel entra in scivolata su D’Urso in procinto di involarsi verso la porta di Viviano. Il numero 77 bianconero, nonostante le grandi proteste, si vede comminare un rosso diretto per chiara occasione da rete. Al Picchio i nervi saltano definitivamente i nervi sullo scadere della prima frazione: Forte colpisce Fontanarosa a palla lontana ed il VAR richiama per la seconda volta Fourneau. Rosso diretto anche per l’attaccante bianconero, incredulo in panchina William Viali.

 

 

SECONDO TEMPO – Viali prova a limitare i danni almeno tatticamente inserendo Falzerano al posto di Caligara. Forte della tripla superiorità numerica, il Cosenza va subito vicino al raddoppio con Tutino che manca di un soffio la deviazione vincente su suggerimento di Mazzocchi. Il 2-0 arriva al 54′ con il classe 2003 Arioli con un bel destro al volo che non lascia scampo a Viviano. Al 59′ il neoentrato Mendes riesce ad andare alla conclusione verso la porta di Micai e non va troppo lontano dal bersaglio. Due minuti dopo i “Lupi della Sila” calano il tris: Viviano salva su un colpo di testa di Mazzocchi, ma Zilli è il più lesto a fiondarsi sulla respinta e a ribattere a rete. Al 75′ Tutino va vicino alla doppietta personale con un piattone al volo che si infrange sulla traversa. Nel finale la differenza di uomini tra le due squadre scende a due a causa dell’infortunio occorso al giovane Cimino quando Caserta aveva già effettuato tutti i cambi a propria disposizione. Dopo un inutile minuto di recupero l’arbitro Fourneau fischia la fine: Cosenza-Ascoli 3-0

 

COSENZA (4-2-3-1): Micai; Martino, Fontanarosa, Venturi (26’st Cimino), D’Orazio; Zuccon (20’st Praszelik), Calò; Arioli (13’st Marras), D’Urso (13’st Zilli), Mazzocchi (26’st Crespi); Tutino. A disposizione: Lai, Marson, Sgarbi, Rispoli, Novello. Allenatore: Caserta

ASCOLI (4-3-2-1): Viviano; Adjapong, Botteghin, Quaranta, Falasco; Caligara (1’st Caligara), Buchel, Masini (10’st Kraja); Rodriguez (10’st Mendes), Millico (18’st Giovane); Forte. A disposizione: Barosi, Bolletta, Simic, Haveri, Gnahorè, D’Uffizi, Manzari. Allenatore: Viali

Arbitro: Fourneau di Roma 1 (assistenti Dei Giudici di Latina e Catallo di Frosinone, quarto ufficiale Vogliacco di Bari, Var Aureliano di Bologna, Avar Pagnotta di Nocera Inferiore)

Reti: 19’pt rig. Tutino (C), 9’st Arioli (C), 16’st Zilli (C)

Note: ammoniti Falasco (A), Masini (A), Caligara (A). Espulsi al 35’pt Falasco (A) per doppia ammonizione, al 42’pt Buchel (A) per fallo da ultimo uomo e al 48’pt Forte (A) per condotta antisportiva. Recupero: 7’+1′


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