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Ascoli da “Profondo Rosso” a Cosenza

SERIE B - Nel giorno della grande tristezza per i lutti di Carlo Mazzone e Francesco Scorsa, con tre espulsioni nel solo primo tempo, la squadra di Viali è protagonista di una prestazione senza precedenti nella storia del Picchio, e non solo
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Forte lascia il campo del “San Vito-Marulla” dopo la follia che gli è costata l’espulsione

 

di Lino Manni

 

Sono triste ma non per la sconfitta dell’Ascoli ma perchè un grande del calcio, mio vicino di casa, è volato in cielo. Carlo Mazzone ci ha lasciato. Lo incontravo spesso, un saluto, qualche parola, quasi mai si parlava di calcio. Certe persone vorremmo che fossero eterni, ma purtroppo la vita è questa. Con lui se n’è andato anche Francesco Scorsa, il libero bianconero, capitano proprio di mister Mazzone. Se questa è tristezza, quello che a poche ore di distanza ha combinato l’Ascoli è solo motivo di incazzatura. A Cosenza non poteva cominciare peggio il campionato, con un Ascoli  da “profondo rosso” che neanche il maestro del brivido Dario Argento avrebbe poturo modellare così. Le sorprese sono arrivate già dall’undici titolare, con l’inserimento di giocatori finora impiegati tra poco e niente, più qualcuno che forse aveva già le valigie pronte. In mezzora è successo tutto quello che non accade neanche in dieci partite. Prima il rigore al Var, poi tre espulsioni. Qualcuno se la prenderà con l’arbitro, altri con l’allenatore, altri con i singoli giocatori, qualche altro con il patron Pulcinelli e il ds Valentini. Personalmente non saprei a quale Santo affidarmi. Conviene pensare alla prossima e accontentarsi di questo 3-3 iniziale: tre gol li ha fatti il Cosenza, tre espulsioni le ha rimediate l’Ascoli, che non potrà certo ambire alla Coppa Disciplina.


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