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«Ascoli è una città sporca»: le proposte di Francesco Saladini per un centro storico decoroso, partendo dall’impegno dei residenti (Foto)

LETTERA APERTA a Cronache Picene dopo aver più volte scritto a Comune, Ufficio Scolastico e Polizia Municipale. Ma ancora prima, «da quando avevo ottant'anni (ora ne ha 90, ndr), e forse anche prima, armato d'un bastone a pinza e d'una busta capace,  ne giro quando posso, al mattino presto, alcune zone  raccogliendo plastiche, bottigliette, pacchetti di sigarette, carte e piccole immondizie di tutti i generi, a volte anche le cicche nascoste tra un sanpietrino e l'altro»
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Imbocco Viale Rimembranze da Via Pretoriana

 

 

 

E’ l’amore per la città a spingere il signor Francesco Saladini a voler vedere il centro storico di Ascoli sempre pulito e ben tenuto.

Da anni, quando può, si arma di pinza e bustone per raccogliere personalmente i rifiuti abbandonati a terra. Due anni fa ha inviato al Comune una mail con delle proposte concrete, per sensibilizzare i cittadini, partendo dai più giovani.

Oggi, 21 agosto, invia a Cronache Picene una lettera aperta, per rimarcare la situazione e ribadire i suggerimenti.

 

«Non tanto per colpa di chi vi è preposto e fa il possibile per pulirla – scrive il signor Saladini – ma a causa di alcuni cittadini e di rari turisti che si comportano come non farebbero mai in casa loro, Ascoli è una città sporca.

Ho motivo e diritto di dirlo perché da quando avevo ottant’anni (ora ne ha 90, ndr), e forse anche prima, armato d’un bastone a pinza e d’una busta capace, ne giro quando posso, al mattino presto, alcune zone (sul Lungo Castellano, verso e alla Piazzarola e alla Fortezza Pia, nel quartiere medievale da Via di Solestà verso ovest, ma anche nelle rue e vie del centro storico) raccogliendo plastiche, bottigliette, pacchetti di sigarette, carte e piccole immondizie di tutti i generi, a volte anche le cicche nascoste tra un sanpietrino e l’altro.

Ma è chiaro che una attività così saltuaria non basta e quindi ho scritto più volte al Comune di Ascoli e ad altre autorità chiedendone l’intervento.

Da ultimo con  mail del 14 giugno 2021 ho proposto al Comune di Ascoli di  provvedere al tempestivo svuotamento dei cestini esistenti e posizionarne altri specie al centro.

Di dotare tutti i cestini di porta-mozziconi. Di vietare la diffusione di volantini pubblicitari nel centro storico e di vietare anche il lancio di frammenti di materiali in occasione di feste e matrimoni.

Soprattutto ho suggerito al Comune di coinvolgere i residenti invitandoli a raccogliere i rifiuti (da smaltire poi nei cestini o nella propria raccolta indifferenziata) dagli spazi pubblici antistanti le loro abitazioni e fornendoli gratuitamente d’un bastone a pinza azionata dal manico (99 centesimi al pezzo, prima del covid, adesso poco di più) e di capaci e resistenti buste di plastica.

L’Arengo dovrebbe anche dare pubblico conto di tali iniziative.

Ho poi proposto all’Ufficio Scolastico Provinciale, visto che non si può pretendere l’attuazione di regole che non si conoscono, di disporre delle ore d’educazione civica, al fine di istruire i giovani al rispetto dei beni comuni e quindi alla pulizia della loro città, sottolineando le sanzioni previste per chi l’insudicia.

Alla Polizia Municipale ho chiesto di comminare le multe previste dalla legge per chi abbandona o getta rifiuti in strada.

Come era purtroppo prevedibile non ho avuto, anche questa volta, risposta da nessuno e per quanto ho visto tutto è rimasto come prima.

Anche se a causa del covid ho dovuto trasferirmi (ora il signor Saladini vive a Folignano, ndr), Ascoli è la mia città e vorrei che si presentasse pulita non solo per rispondere alla sua vocazione di città d’arte ma per il buon nome dei suoi abitanti».

 


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