di Giuseppe Di Marco
Si terrà entro la prima settimana di settembre, l’incontro fra i sindaci del Piceno voluto dal Comune di San Benedetto per discutere la realizzazione del nuovo ospedale. Si avvicina il momento della verità per decidere le sorti della sanità provinciale.
Ai sindaci del Piceno, peraltro, il vertice comunale della Riviera ha già inviato la sua proposta, che sostanzialmente prevede l’attribuzione di due differenti ruoli al “Mazzoni”, che si occuperà degli interventi elettivi, e al “Madonna del Soccorso”, che invece si dovrà occupare prettamente di emergenza-urgenza.
«Quando si parla di sanità è necessario coinvolgere il maggior numero di attori – afferma il sindaco Antonio Spazzafumo – in questo caso parliamo dei sindaci del Piceno, che devono interfacciarsi per fare in modo che vengano ascoltate le esigenze di tutti. Questo passaggio si rende ancora più importante dopo la firma dell’accordo con la Regione Marche e l’Ast, al cui incontro non ha partecipato la Provincia. Nella riunione che avrà luogo da qui a pochi giorni metteremo a sistema tutte le esigenze del territorio e poi le presenteremo in Regione e alla direzione dell’Azienda Sanitaria. La sanità non è un tema su cui dividersi: la sanità è di tutti, a prescindere dal colore politico delle opinioni sostenute».
Il fatto che San Benedetto abbia firmato un accordo di collaborazione con Palazzo Raffaello e l’Ast 5 non è andata giù alla minoranza rivierasca, che ha lamentato l’assenza di un meccanismo di partecipazione e condivisione politica sulla questione dell’ospedale.
«In settimana – ha detto Aurora Bottiglieri – chiederò che venga convocata una commissione sanità, così che i rappresentanti del territorio vengano messi al corrente di quanto si sta facendo. È allucinante che non si voglia interloquire con la Provincia su un tema tanto delicato. La cosa è anche più grave di quanto si possa pensare, se si tiene conto che San Benedetto è comune capofila del distretto sanitario in cui si vuole realizzare l’ospedale».
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