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Quintana in lutto: è morto Patrizio Zunica, il console di Porta Solestà

ASCOLI - Da qualche giorno era ricoverato all'ospedale "Mazzoni" per l'aggravarsi del suo stato di salute. Figura storica non solo del Sestiere, dove era stato capo tamburino per quarant'anni, ma di tutta la rievocazione. Aveva 68 anni. Il funerale domani alle 15,30 a San Giacomo della Marca
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Patrizio Zunica

 

di Andrea Ferretti

 

La Quintana è in lutto. E’ morto questa mattina, lunedì 21 agosto, Patrizio Zunica, console del Sestiere di Porta Solestà. Da qualche giorno si trovava ricoverato all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli a causa delle sue condizioni di salute che ultimamente si erano aggravate.

 

Zunica da alcuni anni era il console di Porta Solestà dove era stato eletto come successore di Emilio Nardinocchi, anche lui scomparso, e fino ad allora era stato il capo dei tamburini gialloblù, ruolo che aveva ricoperto per quarant’anni.

 

Come console faceva parte del comitato di  Sestiere, ma aveva sempre fatto parte del direttivo come consigliere e, oltre al ruolo di figurante, è stato per anni l’anima della taverna di Sestiere e del settore cucina, una sua grande passione.

 

Con il Sestiere di Porta Solestà aveva gioito per la conquista di numerosi Palii ed aveva partecipato per decenni a tutte le attività di Sestiere, comprese memorabili trasferte della Quintana in numerose città d’Italie e d’Europa.

 

Quest’anno non aveva partecipato ai cortei delle due Quintane non è voluto mancare alla cerimonia del Saluto alla Madonna della Pace di venerdì 7 luglio a Piazza Sant’Agostino.

 

Nato e cresciuto a Porta Cappuccina, aveva 68 anni. Dopo il matrimonio con Concezia si trasferì a Venarotta dove viveva e dove sono nate Melania e Maria Pia che lo hanno reso nonno di Riccardo, Federico, Achille e Ulisse

 

Alla famiglia di Patrizio, ai suoi fratelli Ezio, Sandro, Oscar e Davide, ai generi Dario e Aldo le condoglianze di tutta la Quintana e quelle della redazione di Cronache Picene.

 

Il funerale domani, martedì 22 agosto, alle ore 15,30 nella chiesa di San Giacomo della Marca, la sua parrocchia, a Porta Cappuccina. Il feretro giungerà dalla cappellina dell’obitorio dell’ospedale dove oggi è possibile portargli l’ultimo saluto. 

 

Intorno alla famiglia e al Sestiere di Porta Solestà si stringono il Magnifico Messere (il sindaco Marco Fioravanti), il Consiglio degli Anziani, gli altri cinque Sestieri: “Sempre attivo e partecipe, prima come storico tamburino, poi come instancabile lavoratore dietro le quinte, come cuoco di grande maestria della taverna gialloblù e infine rappresentando, con impegno e fierezza, il più importante ruolo del Sestiere. Ha vissuto concretamente gli ideali che distinguono chi ha realmente compreso cosa rappresenti la nostra rievocazione, appartenenza e amore per la città di Ascoli. Se ne va un grande sestierante ma, soprattutto, un vero quintanaro”.

 


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