Un episodio di violenza verbale e fisica, nei confronti di una infermiera, da parte di un medico, si è verificato all’interno di una struttura ospedaliera di Ast Ascoli.
A denunciarlo è il sindacato Nursind che ha preso le parti della professionista, la quale – nell’immediato dell’accaduto – ha informato il direttore generale Nicoletta Natalini con una nota ufficiale protocollata.
Il sindacato, oltre ad esprimere solidarietà alla collega, chiede l’avvio di un’indagine interna e che venga avviato un procedimento disciplinare nei confronti del medico.
«L’infermiera – si legge nella nota sindacale – è stata vittima di un’aggressione sia verbale che fisica da parte di un medico, mentre entrambi stavano attendendo il loro turno di servizio. Questo fatto, che consideriamo estremamente grave, ci ha allarmato profondamente e ci spinge a prendere decise posizioni, al fine di tutelare i diritti e la sicurezza degli infermieri e tutti gli operatori della salute, in servizio in questa Ast.
Dalle testimonianze raccolte, il medico, per ragioni ancora da chiarire, ha rivolto una serie di insulti altamente offensivi all’infermiera ed epiteti denigratori. Questi commenti sono stati espressi pubblicamente e in presenza di altri professionisti sanitari, creando una situazione altamente imbarazzante e lesiva della dignità professionale e personale dell’infermiera coinvolta.
La situazione è ulteriormente degenerata quando il medico, oltre alle parole offensive, ha compiuto un gesto di violenza fisica, afferrando e strattonando l’infermiera contro un macchinario di radiologia. Tale condotta, oltre che essere inaccettabile e incompatibile con gli standard professionali e con i comportamenti di “good practice”, ha prodotto conseguenze sia fisiche che psicologiche nell’infermiera, tali da costringerla, suo malgrado, a farsi sostituire da una collega, lasciare il suo posto di lavoro, e recarsi al pronto soccorso per le cure del caso, dove le è stata attribuita una prognosi di tre giorni.
L’episodio ha inevitabilmente arrecato un notevole danno alla sua salute e al suo benessere generale. In considerazione di quanto sopra riportato, il sindacato degli Infermieri NurSind, intende agire con determinazione per garantire che siano adottati i provvedimenti necessari nei confronti del medico coinvolto, stigmatizzando tutti gli atti di violenza, in special modo nei luoghi di lavoro.
Chiediamo pertanto che l’azienda Ast di Ascoli avvii immediatamente un’indagine interna sui fatti accaduti che hanno provocato l’incidente e adotti tutte le misure necessarie al fine di garantire che eventi simili non debbano più ripetersi in futuro.
Inoltre, riteniamo fondamentale assicurare la protezione e il supporto necessari all’infermiera coinvolta, affinché possa tranquillamente ritornare nel suo posto di lavoro senza temere per la sua sicurezza e per la sua incolumità.
Ogni membro del personale dipendente di questa Ast, ha il diritto di svolgere il proprio lavoro in un ambiente tranquillo e sicuro, lontano da episodi di natura violenta.
Tutto quanto accaduto ci allarma profondamente, poiché questa volta ha interessato due professionisti medico ed infermiera, che per questioni lavorative, dovrebbero avere una sinergia professionale ed una strettissima collaborazione».
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