di Andrea Ferretti
Un professionista ascolano di 64 anni, dopo aver inviato dei messaggi telefonici di addio ai familiari, si era allontanato dall’abitazione a bordo della sua automobile facendo perdere le tracce. Disperato l’allarme dei suoi cari e inutili, almeno sulle prime, i tentativi di rintracciarlo, anche solo telefonicamente.
Il suo cellulare, infatti, risultava spento. Informati i Carabinieri, questi ultimi hanno passato al setaccio l’abitazione nella speranza di trovare qualche indizio. E infatti è saltata fuori una lettera di addio.
Gli accertamenti si sono estesi verso una città che si trova ad oltre cento chilometri da Ascoli, luogo di origine dell’uomo. Le ricerche si sono protratte per tutta la notte fino a che i Carabinieri del Nucleo Operativo di quella città hanno notato la sua auto parcheggiata in una strada periferica, vicino ad un’area chiusa e recintata di sua proprietà.
Il motore dell’auto era ancora caldo, segno che la vettura si trovava lì da poco. Non c’era però tempo da perdere, anche perchè nell’abitacolo sono state rinvenute tracce di sangue.
A quel punto i militari, dopo aver scavalcato la rete di recinzione, si sono diretti di gran corsa verso la vicina abitazione. Una volta raggiunto l’ingresso della casa, hanno visto che l’uomo era disteso in terra, semi agonizzante, tutto intorno una pozza di sangue causati da atti autolesionistici.
E’ scattato allora l’allarme e i Carabinieri hanno chiesto l’immediato intervento del 118. Giunti sul posto, i sanitari hanno soccorso l’uomo stabilizzandolo e trasportandolo poi di gran corsa all’ospedale.
Qui è stato preso in consegna dai medici che lo hanno sottoposto a diversi accertamenti. Le sue condizioni fortunatamente non erano gravi e alla fine è stato dunque salvato, grazie soprattutto alle rapide indagini e all’intervento dei Carabinieri.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati