La tela di San Francesco di Paola, salvata dalle macerie della chiesa della Santissima Annunziata di Arquata del Tronto, colpita dal sisma 2016, è stata restituita alla Diocesi di Ascoli dopo un accurato restauro patrocinato dalla Delegazione Marche-Romagna dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Dopo un lungo ed impegnativo restauro, illustrato dal delegato per le Marche e Romagna, Carlo dei Conti Cicconi Massi, esperto di storia dell’arte e professionista del settore, l’opera pittorica è tornata alla piena fruizione e venerazione dei fedeli, legati al carisma del Santo calabrese, protettore del Regno delle Due Sicilie e caro all’Ordine Costantiniano.
Nei saluti introduttivi, prima della relazione, il Massi ha ringraziato il vescovo Palmieri, don Giampiero Cinelli, responsabile diocesano per la cultura e la comunicazione sociale, l’architetto Michele Picciòlo, dal 2016 impegnato nelle operazioni di recupero e di conservazione dei beni provenienti dalle aree del sisma.
Proprio sul carisma del Santo, padre Marco Gagliardi, presente all’evento in rappresentanza dell’Ordine dei Minimi, ha approfondito “La spiritualità di Francesco di Paola tra Umanesimo Cristiano e riforma Cattolica” soffermandosi in particolare su alcune tematiche rilevanti quali il primato della carità, il percorso di conversione e la preghiera, la misericordia come giustizia di Dio.
Successivamente, don Elio Nevigari, incaricato diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici, nonché direttore dell’Archivio Storico e della Biblioteca Diocesana, ha evidenziato la presenza in passato dell’Ordine dei Minimi nel Piceno, con edifici sacri nella stessa città di Ascoli, e come l’Ordine Costantiniano fosse già stato attivo nei territori del sisma, in base alle memorie storiche.
Infatti, la chiesa di Sant’Antonio Abate, nella frazione Capodacqua di Arquata del Tronto, purtroppo anch’essa rasa al suolo dal sisma, un tempo parte del Regno di Napoli, fu assegnata all’Ordine Costantiniano di San Giorgio a seguito della bolla di Papa Pio VI “Rerum humanarum conditio” del 17 dicembre 1776, che sancì la definitiva abolizione dell’Ordine Antoniano ed il trasferimento ad altri Ordini di tutti i suoi beni.
Nel suo saluto, il sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi ha espresso sentimenti di vivo ringraziamento nei confronti dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio ed ha auspicato che l’opera restaurata possa tornare nel suo comune, nella comunità parrocchiale di origine, quando sarà disponibile un edificio sacro adeguato.
Le conclusioni sono state del vescovo Palmieri che ha apprezzato quanto operato dall’Ordine Costantiniano ed ha presenziato in Cattedrale alle riflessioni spirituali proposte da monsignor Umberto Gasparini, cappellano di Merito della Delegazione, incentrate sulla spiritualità di San Francesco di Paola.
All’evento hanno partecipato anche Alessandro Bono, presidente del Consiglio Comunale di Ascoli, Fulvia Ojetti, presidente dell’Associazione “Convegni di Cultura Maria Cristina di Savoia” di Ascoli, accompagnata da Angela Cecilia Milani, delegata per le Marche, numerosi cavalieri e dame della Delegazione Marche e Romagna ed una rappresentanza della Real Commissione per la Repubblica di San Marino del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati