Arte e cambiamenti climatici: una mostra apre la tre giorni sul tema

di Luca Capponi 

Un tema quanto mai attuale, dibattuto, scomodo. Filtrato dalla sensibilità di chi avverte l’urgenza di indagare, comporre e ricomporre. Imprimere su immagine. Offrire nuovi punti di vista.

Si intitola “Lo spazio delle varianti” ed è la mostra-evento che, il prossimo 28 settembre alle 19, verrà inaugurata nella sala intitolata a Cola dell’Amatrice. Protagonista è l’artista romana Margherita Giordano. Pittura, grafica, installazioni, performance; in ognuno dei linguaggi usati, oggetto della sua ricerca sono la trasformazione di sé e delle emozioni, l’inconscio e le sue relazioni con la realtà sensibile.

Margherita Giordano

«La nostra cultura ha identificato nel 12, il numero della totalità: 12 mesi dell’anno, 12 segni zodiacali, 12 apostoli – spiega la Giordano – è proprio in questo insieme dodecaedrico che riconosciamo, simbolicamente, la possibilità di catalogare l’intero spazio delle varianti possibili e non ancora manifeste. Ad esempio, nell’opera che dà il titolo alla mostra, propongo una serie di 12 tele che tentano di racchiudere ogni possibilità cromatica, eleggendo lo spettro dei colori a modello, a simbolo delle suddette varianti parzialmente inespresse, per fornire uno sguardo d’insieme il più possibile completo e finito».

«Il suggerimento – continua – è quello di non subire il cambiamento degenerativo al quale siamo condotti dalla condizione attuale, ma di evolverci nella nostra visione e consapevolezza, per esercitare una scelta lucida ed attiva, che comporta uno spostamento materiale e filosofico sulla “variante” desiderata. Come ogni cambiamento reale ed approfondito, tale operazione non può non prescindere da un ampliamento della scienza e della nostra coerenza con le nostre azioni».

La mostra sarà visitabile nei giorni 29 e 30 settembre con orari 10-12 e 15-19. Essa si colloca Nell’ambito del decimo Meeting dell’Associazione Nazionale Disaster Manager, che si terrà ad Ascoli dal 28 settembre al 1 ottobre con workshop, convegni, seminari e laboratori. Grazie a un programma, patrocinato dal Comune, ricco di spunti e di ospiti, punto di riferimento per il mondo dei professionisti che si occupano di disastri naturali.

Tema nodale dell’edizione 2023, appunto, la crisi climatica. Ne parlerà gente come, tra gli altri, Giorgio Parisi (Premio Nobel per la fisica 2021), Carlo Cacciamani (direttore dell’Agenzia Italia Meteo), Serena Giacomin (meteorologa e climatologa, presidente dell’Italian Climate Network) e Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione Civile.

Un’opera della Giordano