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Sanità, si incontrano i sindaci: in Riviera l’emergenza, più personale e medicina territoriale

SAN BENEDETTO - I referenti dei Comuni ricompresi nell'Ambito 21 torneranno a riunirsi lunedì 25 settembre, dopodiché si formalizzerà una proposta da discutere prima con Ascoli e Ast 5 e poi con la Regione Marche
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L’incontro fra i sindaci dell’Ambito 21 è andato in scena in sala giunta nel pomeriggio del 14 settembre

 

di Giuseppe Di Marco

 

Un ospedale votato all’emergenza, personale in numero adeguato e più strutture per la medicina territoriale: sono queste le istanze emerse nel corso dell’incontro fra i sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale 21, tenutosi in sala giunta tra il pomeriggio e la sera del 14 settembre.

 

All’incontro hanno partecipato, oltre al sindaco Antonio Spazzafumo e al presidente di commissione Umberto Pasquali, i referenti istituzionali di GrottammareMonteprandoneAcquavivaMassignanoMontaltoMonsampolo.

 

Durante l’incontro fiume – è durato dalle 17 alle 20 – i vertici dei Comuni hanno convenuto sulla necessità di attribuire al futuro nosocomio di San Benedetto la funzione di struttura per l’emergenza-urgenza, delegando invece il presidio ascolano all’esecuzione degli interventi programmati. Sarà necessario, in tal senso, un vero e proprio lavoro di cesello: alcuni reparti, infatti, potrebbero essere rivendicati sia dalla costa sia dall’entroterra, come CardiologiaOrtopedia. Una possibile soluzione, a tal proposito, sarebbe quella di duplicare tali unità operative sia ad Ascoli che a San Benedetto, ma prevedendo per esse funzioni diversificate.

 

Nel rendez vous si è anche detto che, quale che sia il “contenitore”, l’ospedale sambenedettese dovrà avere personale e servizi adeguati al bacino d’utenza che è chiamato a servire. Altro capitolo importante è stato quello della medicina territoriale: anche se tutti i sindaci convengono che il distretto sambenedettese abbia bisogno di una seconda casa di comunità, chiederla sarebbe quasi impossibile. I fondi Pnrr, infatti, sono stati stanziati per realizzare la struttura a sud dell’Istituto “Capriotti”, e nel Piano Sociosanitario della Regione Marche non ci sarebbe posto per un’altra. Al più, si potrebbero convertire alcuni presidi presenti a Ripatransone e a Montefiore in strutture per la medicina di prossimità.

 

Infine, pur auspicando la convocazione della conferenza dei sindaci per discutere tutti questi argomenti, non ci sarebbe tempo a sufficienza: prima di convocarla infatti si dovrebbe modificare il regolamento, prevedendo il voto ponderato e soprattutto il parere vincolante. Un percorso troppo lungo per essere intrapreso in questo momento.

 

I sindaci torneranno a riunirsi lunedì 25 settembre, dopodiché l’Ambito redigerà la sua proposta formale, che quindi verrà discussa con Ascoli e l’Ast 5. Infine, sarà necessario un nuovo confronto con Palazzo Raffaello per mettere a punto il futuro assetto della sanità Picena.


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