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Ascoli-Palermo, l’amarezza di Viali: «Il gol subìto è stato una mazzata, bisogna migliorare la mentalità»

SERIE B - Il tecnico bianconero nel post partita: «Soddisfatto per la prestazione, ma molto arrabbiato per la classifica. Non mi era mai capitato di uscire così tra gli applausi, dobbiamo rialzarci anche per i nostri tifosi. Di Tacchio e Gnahoré si sono trovati bene, Quaranta lo avrei schierato a prescindere, Bayeye si è imposto nella ripresa»
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di Salvatore Mastropietro

 

Quarta sconfitta in cinque partite per l’Ascoli, ma stavolta è un ko molto diverso rispetto ai precedenti. I bianconeri tengono testa per tutto il match ad una delle compagini più accreditate dell’intera categoria, ma alla fine restano a mani vuote a causa di un gol abbastanza rocambolesco arrivato nei minuti finali.

 

Viali (foto Ascoli Calcio)

Non può che esserci amaro in bocca, dunque, in casa Picchio nel post partita. E lo si è percepito bene dalle parole post partita di mister William Viali: «Questa sconfitta fa ancora più male perché veniamo da una partenza difettosa fatta ad agosto. Sono soddisfatto per la prestazione, abbiamo giocato contro una squadra forte e abbiamo condotto la gara più dell’avversario. Siamo stati coraggiosi e sicuramente avremmo meritato molto di più. Il loro gol, soprattutto per come è venuto, è stato una mazzata. Il Palermo ha fatto ben poco nella ripresa e la sensazione è che avremmo potuto provare a vincerla. Onestamente a livello di classifica sono arrabbiato perché non meritiamo questi punti, ma voglio rimanere focalizzato sul fatto che abbiamo iniziato un percorso nuovo a partire dalla vittoria con la Feralpisalò. Oggi abbiamo fatto altri passi in avanti, per assurdo l’errore che ha condizionato il risultato è stato il fatto di aver preso un contropiede a tre minuti dalla fine. La squadra sta credendo in quello che fa, ma bisogna crescere in fatto di mentalità. Nello spartito siamo bravi a svolgere le consegne, ma poi gli spartiti possono saltare e noi dobbiamo essere bravi ad adattarci. Sottolineo inoltre che non mi era mai successo di uscire tra gli applausi dopo una sconfitta così e dopo una classifica così, dobbiamo rialzarci anche per i nostri tifosi».

 

Sulle difficoltà in fase conclusiva: «A livello offensivo è stata una partita abbastanza equilibrata. E’ vero il fatto che se fosse finito 0-0 avrei detto che avremmo dovuto fare un salto di qualità in fase conclusiva. Le difficoltà di Rodriguez? Oggi era una partita complicata, soprattutto a livello di duelli, ma ha giocato nella posizione che predilisce».

 

Sulla presenza in campo: «Secondo me è un elemento che si allena, l’allenatore determina nel bene e nel male. Se anche oggi c’è stato un pizzico di non lucidità la responsabilità rimane mia e non dei calciatori. Purtroppo in un percorso iniziato da così poco e così complicato c’è bisogno di tempo per l’aspetto mentale. Corini ha avuto lo stesso problema, ma adesso viene da un percorso lungo. Noi dobbiamo lavorare per fare partite di questo livello e colmare le sfumature sotto l’aspetto psicologico».

 

Sulle scelte iniziali: «Ho forzato un pochino la scelta di Di Tacchio a livello di condizione. Si tratta di un giocatore che può darci tanto, sapevo che non poteva reggere 90 minuti, ma mi ha sorpreso. Si è trovato nella maniera giusta con Gnahoré, adesso abbiamo una possibilità in più. Ho cercato di mettere a proprio agio entrambi. Bayeye? Strategicamente parlando ci abbiamo puntato fin dal primo minuto, poi è riuscito a imporsi meglio nella ripresa. Viviano? Ci aiuta a livello di qualità. Quaranta? Oggi non ha preso il posto di Botteghin, lo avrei schierato a prescindere perché è il difensore più veloce che ho contro una squadra che cerca molto la profondità».


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