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Cittadini in protesta al sottopasso di Via Mare: «Basta promesse, vogliamo un Consiglio aperto» (Video)

SAN BENEDETTO - All'imbocco del passaggio va in scena un sit-in di cittadini esasperati, che chiedono all'Amministrazione comunale impegni concreti per riqualificare un'infrastruttura considerata, oramai, obsoleta
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di Giuseppe Di Marco

 

Basta promesse, assemblee, lettere: ora il Comune deve prendere impegni concreti per rifare il sottopasso di Via Mare. E’ questa la richiesta espressa nella mattinata del 16 settembre da un nutrito gruppo di cittadini, riunitisi all’ingresso ovest dell’infrastruttura per protestare contro l’assenza di interventi.

 

«Questo sottopasso, nodo viario di notevole importanza – Afferma Elio Core, presidente del comitato di quartiere Porto d’Ascoli Centro – è l’unico tratto a sud della città che conduce al mare. Rappresenta l’unione fra il centro cittadino e la periferia, che non riesce a svilupparsi anche a causa di questa infrastruttura pericolosa, inadeguata, obsoleta, scarsamente illuminata. È quindi giunto il tempo di dire basta alle promesse politiche non mantenute dalle diverse amministrazioni che si sono succedute negli anni, sempre disattese e rinnovate ad ogni campagna elettorale. Queste problematiche sono destinate ad aumentare se non si realizzerà un nuovo ed efficiente sottopasso, per cui vogliamo che si svolga un consiglio comunale aperto, nel quale vengano ascoltati anche i cittadini su questo tema».

 

Numerosi i partecipanti, dai presidenti di comitato Leo Sestri (Mare) e Valerio Isopi (Sentina) ai consiglieri di minoranza Andrea TrainiNicolò Bagalini (Fratelli d’Italia).

 

«Nell’ultimo anno e mezzo la situazione del sottopasso, soprattutto per le condizioni del manto stradale, è precipitata – aggiunge Traini – Soprattutto per la presenza di una voragine che mette preoccupazione agli automobilisti in transito. Il vicesindaco Tonino Capriotti ha affermato che questo lavoro è una priorità, ma di fatto, dopo due anni, questa amministrazione non ha ancora prodotto nulla. Per fare opere di questo tipo ci vuole tempo, ma qui non esiste ancora nemmeno un’idea progettuale per affrontare il problema. So che era stato fatto un incontro con Rfi, promosso dal governo regionale. Ma l’amministrazione comunale non ci ha fatto sapere nulla».


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