L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, accompagnato dalla consigliera Monica Acciarri e dal sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, ad Appignano del Tronto per illustrare ai cittadini in Piano Socio Sanitario regionale.
L’incontro è stato organizzato dal gruppo “La Lanterna” e la risposta è stata una platea di circa 100 di tutta la provincia.
L’introduzione dei lavori è stata affidata alla Acciarri che ha approfittato dell’occasione per raccomandare ai presenti di avere maggior cura della propria salute e di fare una vita più sana.
L’assessore Saltamartini ha illustrato quanto é stato fatto finora e i tanti progetti che ha messo in atto tra cui il nuovo ospedale di San Benedetto.
Poi la promessa: «Appignano avrà la sua Casa di Comunità per la prima assistenza ai pazienti».
«La nostra regione – ha sottolineato Monica Acciarri – è caratterizzata da un fenomeno di transizione epidemiologica e demografica.
L’incidenza delle persone di età con più di 65 anni (al primo gennaio 2021) è pari al 25,6% del totale della popolazione residente: di questi il 4,5% sono persone di età superiore agli 85 anni.
Nei prossimi anni si prevede un ulteriore progressivo innalzamento dell’età media e un peggioramento degli indici di vecchiaia e di dipendenza della popolazione. Cronicità e poli-cronicità raggiungeranno numeri importanti con l’avanzare dell’età: tra i 65 e gli 85 anni più della metà delle persone convive con una patologia cronica e la quota aumenta fino a interessare i tre quarti degli ultra-ottantacinquenni, di cui la metà risulta policronico.
I pazienti affetti da multi-cronicità generano la maggior parte della domanda di prestazioni sanitarie.
A tal proposito nel modello delineato da Agenas di Assistenza Territoriale, attuativo del Piano Nazionale di Recupero e Resilienza, e recepito nel Piano Socio-Sanitario della Regione Marche si prevede che questi soggetti siano destinati ad essere presi in carico dalle equipe multiprofessionali delle Case della Comunità assieme ai medici di medicina generale in base a definiti modelli di stratificazione.
Come riportato nel Piano Socio Sanitario della Regione Marche – sono ancora le parole della Acciarri – in risposta alle richieste da parte dei Comuni delle aree interne, la Regione intende mettere in atto un’azione concreta per il riequilibrio del territorio in risposta alle emergenti necessità assistenziali, in ottica di prossimità, per patologie a media e bassa intensità di cure, soprattutto ad accesso diretto da parte del cittadino.
Grazie a tale modello sarà possibile raggiungere i seguenti risultati: trattare i cronici prima della comparsa di complicanze più gravi e permanenti facendo emergere la domanda non espressa di persone meno consapevoli; ü alleggerire la domanda sui servizi ospedalieri a cui sarebbero affidati solo alcuni casi di elevata complessità per le sole prestazioni; ü ridurre i costi sociali indotti per spostamenti specie per le persone anziane e residenti in località meno prossime ai presidi ospedalieri. In tale contesto svolge un ruolo chiave la telemedicina.
Difatti l’innovazione tecnologica – ha concluso la consigliera regionale – contribuirà a una riorganizzazione della assistenza sanitaria tramite lo spostamento del fulcro dell’assistenza sanitaria dall’ospedale al territorio, attraverso modelli assistenziali innovativi incentrati sul cittadino e facilitando l’accesso alle prestazioni».
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