Ombrelloni chiusi, figuracce a ripetizione in un settore, quello del turismo, che vive, prima di tutto, di immagine. Con un partito, Fratelli d’Italia, che si mostra lacerato al suo interno tra la posizione del consigliere regionale Andrea Assenti e il gruppo comunale.
Come si ricorderà la Capitaneria di Porto, dopo alcune lettere e una diffida, giovedì 21 settembre è intervenuta comminando una decina di multe da 1.300 euro cadauna ai concessionari che avevano ancora le attrezzature balneari in spiaggia; gli altri hanno rimosso in fretta lettini e ombrelloni oppure in qualche caso hanno ripristinato dal giorno successivo il servizio di salvataggio a mare, terminato il 3 settembre come da regolamento regionale (leggi le posizioni di Confesercenti e Confcommercio sull’argomento).
Quest’oggi in un comunicato congiunto della Capitaneria di Porto, Comune di San Benedetto e il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Andrea Assenti si legge «nessuna divergenza, ma unità di intenti. Corretta l’interpretazione della Guardia Costiera.»
«La disciplina della sicurezza della balneazione è di esclusiva competenza dell’Autorità Marittima – come, peraltro, dichiarato direttamente anche dal primo cittadino durante una recente intervista – e l’ordine della Guardia Costiera di dotare lo stabilimento balneare di un bagnino ed assicurarne la presenza non riguarda l’uso del demanio marittimo, né la tutela degli interessi pubblici ad esso legati, bensì la sicurezza e l’incolumità dei bagnanti» è il sunto dell’incontro a cui hanno partecipato il sindaco Antonio Spazzafumo, la comandante della Capitaneria di Porto Alessandra Di Maglio e appunto Assenti.
Sono soprattutto le parole di Assenti a colpire, perché in totale contrasto con quelle del giorno prima di Cava, Traini e Bagalini di Fdi: «Ho parlato con la comandante Di Maglio in un clima di serenità e collaborazione istituzionale e devo dire innanzitutto che la materia è rimessa nella competenza esclusiva dell’Autorità Marittima. Durante l’incontro ho acquisito ulteriori elementi di informazione che mi portano a dire che l’operato della Guardia Costiera non sia stato contra legem; osservo altresì che rispetto agli scorsi anni si è voluta dare una attenzione diversa al finale di stagione ma, al tempo stesso, devo constatare che la Capitaneria ha cercato sin da subito una soluzione, con l’intero comparto balneare e con le Amministrazioni. Mi sto facendo portavoce per l’istituzione di un tavolo di lavoro per la modifica dell’Ordinanza balneare e renderla più vicina alle esigenze dei concessionari di spiaggia.» Questo il commento del consigliere regionale di maggioranza, Andrea Assenti.
«I compiti di programmazione, regolamentazione e coordinamento del soccorso e del salvataggio in mare – finalizzati a garantire la realizzazione di un efficace pattugliamento delle coste e la tempestività degli interventi di soccorso in mare – spettano alla Guardia Costiera.» si legge nella nota comune.
«Abbiamo gettato le basi per la prossima stagione balneare – commenta il primo cittadino, Antonio Spazzafumo – e questo incontro testimonia unità di intenti e leale collaborazione inter-istituzionale. La Capitaneria ha vigilato sul rispetto delle regole, dialogando a più riprese con le associazioni dei balneari e con i Comuni del circondario, per assicurare un esercizio coordinato delle rispettive competenze.»
Dopo le prese di posizioni delle associazioni di categoria, Fratelli d’Italia di San Benedetto ieri avevano scritto: «Non può assolutamente condividersi l’interpretazione che è stata data dalla Capitaneria di Porto di San Benedetto, l’unica nella Regione Marche ad aver elevato sanzioni ai concessionari balneari e ordinato la rimozione degli ombrelloni dalle spiagge. Il danno economico e di immagine ormai è evidente e qualcuno dovrà pur farsi carico dell’ennesima figuraccia che penalizza la nostra città».
E ancora: «Che l’attuale sindaco di San Benedetto e la sua intera Giunta comunale abbiano uno scarso peso politico per tutelare operatori economici e cittadini è un dato acclarato, lo dimostrano certe dichiarazioni ponziopilatesche rilasciate nei giorni scorsi, ma che a farne le spese siano sistematicamente i sambenedettesi non è più tollerabile.»
La vicenda, comunque, rischia di finire nelle aule dei tribunali, con le associazioni di categoria pronte a coadiuvare i ricorsi degli imprenditori mentre l’Itb Italia di Giuseppe Ricci ha indetto un incontro per sabato prossimo alla presenza degli avvocati Vincenzo De Michele e Domenico Ricci, per affrontare, oltre al nodo in discussione, anche il tema della Bolkestein: le licenze demaniali sono in scadenza al 31 dicembre.
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