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Furti di mezzi pesanti e attrezzature anche a San Benedetto: arrestati i presunti responsabili (Video)

L'OPERAZIONE è stata condotta dai Carabinieri di Foggia, coadiuvati dai nuclei Cinofili di Bologna e Chieti su ordinanza del Gip di Teramo, su richiesta della locale Procura. Le attività illecite, del valore di oltre 2 milioni di euro, sono state condotte tra marzo e maggio. In Riviera i colpi sono avvenuti il 2 marzo e il 18 maggio
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Avevano commesso furti di mezzi pesanti anche a San Benedetto, per la precisione il 2 marzo e il 18 maggio di quest’anno, le quattro persone arrestate oggi, giovedì 28 settembre, dai Carabinieri di Foggia, coadiuvati dai Nuclei cinofili di Bologna e Chieti, a conclusione di una lunga indagine.

 

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip di Teramo su richiesta della locale Procura. I furti, del valore di oltre 2 milioni di euro, sono avvenuti tra marzo e maggio 2023, oltre che nel Piceno anche nel Teramano e nelle province di Chieti e Foggia.

 

I quattro pregiudicati, che sono poi stati collegati alla malavita organizzata pugliese, nel periodo monitorato dalle indagini hanno posto in essere una compulsiva attività  consistente nel furto di mezzi d’opera ed attrezzature di cantiere di valore rilevante con la collaborazione di “trasfertisti” che li trasportavano ne Foggiano, per le successive attività di modifica dei contrassegni identificativi e rivendita.

 

Durante le fasi delle indagini, come riscontro, i mezzi e le attrezzature rubate sono state recuperate e restituite ai legittimi proprietari.

 

Lo scorso maggio uno degli arrestati era stato colto in flagranza di reato, insieme ad un complice, a Tortoreto.

 

L’operazione è stata denominata “Poker d’Assi”. I malviventi, infatti, spesso facevano riferimento alle caratteristiche tecniche dei mezzi. I più richiesti, da destinare al successivo mercato della ricettazione, erano proprio quelli con quattro assi, senza disdegnare i tre assi o i due assi.

 

0E’ stata così smantellato un dispositivo criminale, molto rodato, in cui ogni indagato aveva il suo specifico compito.

 

Due degli arrestati, infatti, giravano per cantieri e depositi locali, per individuare i mezzi da rubare. Quindi con l’ausilio di altri, che provenivano da Foggia, si procedeva con i furti.

 

La refurtiva veniva poi smistata nella provincia di Foggia dove i mezzi venivano in parte ripunzonati e rimessi in vendita, altri smontati e venduti come pezzi di ricambio.

 

Dei quattro arrestati – due della provincia di Teramo e uno di Foggia – sono stati condotti in carcere. Il quarto, residente anche lui in provincia di Teramo, si trova agli arresti domiciliari.

 

 


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