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Pochi agenti ed enormi richieste del territorio: in Riviera scatta l’emergenza, il sindacato di Polizia chiede contromisure al questore

ENNESIMO grido d'allarme per la situazione in cui versa il Commissariato di San Benedetto e chi vi opera, e la conseguenza di cittadini che non posso essere tutelati come dovrebbe essere. Dopo i rinforzi estivi si ripiomba nella massima emergenza nonostante i sacrificio del personale. L'elevato numero denunce e arresti, l'attività investigativa e quella dei vari uffici che hanno competenza amministrativa su ben dieci comuni. Benedetto Fanesi, segretario provinciale del Siulp: «Rilevata la momentanea inerzia sul tema da parte del questore, chiediamo un incontro urgente con il dottor Simonelli per conoscere le future strategie gestionali che intenderà adottare»
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Il Commissariato di San Benedetto. A destra, dall’alto: il questore Giuseppe Simonelli, Benedetto Fanesi del Siulp, il dirigente del Commissariato Andrea Crucianelli

 

di Andrea Ferretti

 

Vincenzo Massimo Modeo e Giuseppe Simonelli. Citiamo solo gli ultimi due in ordine di tempo altrimenti la lista si allungherebbe a dismisura. La stanza e il tavolo è comunque lo stesso, e sono quelli del questore di Ascoli dove sono finite, l’ultima proprio in questi giorni, le richieste – una vera e propria emergenza – dei sindacati di Polizia. Dopo averlo fatto più volte in passato, anche in tempi recenti, stavolta a far sentire la propria voce è il Siulp, ma sull’argomento è sceso spesso in campo anche il Sap.

 

Il Siulp lo fa attraverso il proprio segretario provinciale Benedetto Fanesi. Il problema è sempre lo stesso, tanto grave quando purtroppo sottovalutato. L’emergenza è sulla sicurezza dei cittadini e, ovviamente, degli stessi poliziotti. Alle enormi richieste del territorio, infatti, in Riviera la Polizia sta rispondendo con un personale ridotto all’osso. L’organico a disposizione di Andrea Crucianelli, dirigente del Commissariato di San Benedetto, è decisamente insufficiente. E non è storia di oggi.

 

Dopo i rinforzi, apparentemente sufficienti, inviati dal Ministero dell’Interno per il periodo estivo, come avviene ogni anno, si torna al punto di partenza. La speranza, affinhè possa intercedere, è anche riposta in San Michele Arcangelo, il patrono della Polizia celebrato proprio l’altro giorno al Duomo di Ascoli alla presenza di uno stuolo di autorità civili, militari e religiose. Con tutti i problemi che ne conseguono. Compresa la ribattezzata “movida molesta” che non è certo un fenomeno solamente estivo e che, come noto, spesso accende la miccia per numerosi altri reati.

 

A fotografare la delicata situazione ci pensa Benedetto Fanesi. «Terminata da poco l’aggregazione di quindici poliziotti dirottati per il periodo estivo dal Ministero dell’Interno al Commissariato di San Benedetto e poi ridotti a dodici ad agosto, si ripresenta in tutta la sua gravità il problema relativo all’insufficienza dell’organico in relazione all’entità dei servizi che debbono essere garantiti da un presidio di Polizia di tale rilevanza».

 

Inizia così l’intervento del segretario del Siulp che poi entra nel dettaglio: «Con l’attuale organico di cui dispone il Commissariato e in virtù dell’età media elevata dei poliziotti, è ormai diventato arduo garantire h24, anche un’unica Volante di pronto intervento sul territorio in quanto i poliziotti preposti a tale servizio in molti casi sono i medesimi impegnati a soddisfare le legittime richieste dei cittadini come licenze, passaporti, denunce, centralino, ecc. Per non parlare dell’indispensabile attività info-investigativa che è essenziale per assicurare un buon livello di controllo del territorio e dei fenomeni legati alla criminalità.

 

Ad agosto, nonostante il personale aggregato, le esigenze di ordine e sicurezza pubblica del territorio sono state garantite grazie all’immane disponibilità dei poliziotti – spiega ancora Fanesi – che per senso del dovere hanno svolto doppi turni o doppie reperibilità, rinunciato a riposi o giorni di ferie. Tutto questo per mancanza di un adeguato turn over nei servizi ed in deroga agli orari di lavoro previsti. D’estate è noto che sulla costa si registra un massiccio afflusso di turisti attirati dai numerosi eventi, e quindi si accrescono i fenomeni delittuosi legati alla cosiddetta “movida molesta”. Ci saremmo augurati un impulso maggiore da parte del nuovo questore Giuseppe Simonelli che si è insediato a inizio agosto, il quale ha invece ridotto al minimo necessario le risorse umane in Riviera.

 

Stante la cronica criticità di organico che persiste al Commissariato – insiste il segretario del Siulp – che a breve subirà un ulteriore preoccupante contrazione a causa di pensionamenti, trasferimenti per avanzamento di grado, assenze di lungo corso per gravi motivi, e rilevata la momentanea inerzia sul tema da parte del questore, come sindacato di Polizia chiediamo un incontro urgente con il dottor Simonelli per conoscere le future strategie gestionali che intenderà adottare per conservare l’efficienza del Commissariato di San Benedetto dal punto di vista operativo e anche della funzionalità di tutti gli uffici che, meglio ricordarlo, ha una competenza amministrativa di ben dieci Comuni, ovvero circa metà della popolazione della provincia di Ascoli».

 

E conclude: «Non si può sottovalutare il numero di persone arrestate e denunciate da parte del Commissariato di San Benedetto, numeri di notevole incidenza in ambito provinciale che secondo noi non possono assolutamente essere sottovalutati».

 

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