Addio Giacinto “Pino” Alati, cordoglio per la scomparsa del presidente della Ciip
LUTTO - Un arresto cardiaco, che l'ha colpito all'ospedale "Murri" di Fermo, non gli ha lasciato scampo. Durante la sua presidenza, la Cicli Integrati ha intercettato fondi per circa 200 milioni di euro. Il suo ruolo, per il momento, sarà ricoperto da Fausto Raschioni come facente funzione. I funerali si terranno domani alle 16 nella chiesa Cristo Re, quartiere Santa Petronilla del capoluogo fermano
Si è spenta questa mattina presto, 1 ottobre, la “guida” della Ciip spa, che gestisce l’acqua per 59 comuni del Piceno e del Fermano.
La sua morte improvvisa ha lasciato tutti sgomenti, senza parole. Aveva 73 anni.
Alati quest’estate si era sottoposto a un piccolo intervento chirurgico. Da lì la riabilitazione al Santo Stefano fino a qualche giorno fa, quando una polmonite aveva costretto il presidente ad un trasferimento all’ospedale Murri dove questa mattina è stato colto da un arresto cardiaco che, nonostante tutti i tentativi dei medici, non gli ha lasciato scampo.
Giacinto, “Pino” per tutti, Alati da circa un anno aveva iniziato il suo quinto mandato alla guida della Ciip spa, che tanti progetti, sotto la sua presidenza, aveva portato alle province di Fermo e Ascoli, intercettando fondi e risorse.
E parliamo di circa 200 milioni di euro in 13 anni di mandato a una società che gestisce ben 73 sorgenti, 4 impianti di soccorso, 792 serbatoi, 65 impianti di depurazione e una rete idrica di 6.431 chilometri oltre 2.353 di fogne.
Progetti che andranno avanti sotto altra guida.
Al momento il ruolo di Alati sarà ricoperto da Fausto Raschioni, in ragione delle statuto che prevede – in caso di indisponibilità del presidente in carica – la sostituzione con il membro più anziano del Cda, fino a nuovo voto.
Saranno i sindaci, che compongono l’assemblea elettiva, a stabilire come e quando ci saranno le nuove elezioni che, tecnicamente, la direzione della Cicli Integrati dovrà indire entro 40 giorni da oggi.
Ma a giugno prossimo ci saranno le amministrative in oltre la metà dei 59 comuni del Piceno e del Fermano che fanno parte della Cicli Integrati. I primi cittadini di oggi, potrebbero non essere gli stessi tra qualche mese, Pertanto, è lecito pensare che il rinnovo del presidente possa avvenire quando saranno formate le nuove compagini.
Ma adesso non è tempo di questi discorsi. Ora è tempo del lutto, del dolore ma, soprattutto, del ricordo di Pino Alati, della sua figura, della sua persona che, nel ruolo del presidente ambito quanto scomodo negli ultimi anni, ha affrontato con piglio battagliero i due grandi problemi legati all’erogazione della preziosa risorsa: il terremoto che ha danneggiato diverse fonti di approvvigionamento tra cui l’acquedotto di Pescara di Arquata, e la crisi idrica.
Tante le critiche, per trovare soluzioni non sempre popolari affinché ai cittadini non mancasse l’acqua. Alati le ha incassate tutte. Ma non transigeva sul fatto chele polemiche coinvolgessero i suoi dipendenti.
Non ci sono stati intervista o intervento pubblico nei quali Alati non ribadisse il valore della squadra, con tecnici e ingegneri pronti a spendersi, notte e giorno, per garantire il servizio. Ed il suo cruccio maggiore era che tutto ciò non venisse preso nella giusta considerazione.
Il funerale si terrà domani, lunedì 2 ottobre, alle ore 16 nella chiesa Cristo Re, a Fermo, nel quartiere Santa Petronilla. La camera ardente è stata allestita nella casa funeraria Cifani nel quartiere Conceria di Fermo.
Alla moglie Luigina e ai familiari di Giacinto Alati le condoglianze delle redazioni di Cronache Fermane e Cronache Picene.