di Lino Manni
Benedetta tecnologia. Tanti anni fa per avere il resoconto di una partita dovevi aspettare il lunedì mattina quando l’unica fonte era la cronaca sul giornale, quello che oggi si chiama quotidiano cartaceo. Ora grazie a Tv, radio e social si ha tutto nell’immediatezza. E’ finito il tempo delle partite di cui commentavi il racconto scritto del giornalista di turno senza averla vista. Questa volta Brescia-Ascoli non l’ho potuta vedere dal divano di casa, ma c’ero ugualmente. Ero sulla Theresienwiese di Monaco di Baviera, in uno dei tanti e immensi tendoni allestiti per l’Oktoberfest. Vicino a me tedeschi in costume tirolese con boccali di birra da un litro e un piatto di eisbein, lo stinco di maiale con crauti. Nel tendone Hofbrau, mentre si cantava e si brindava, ho seguito la partita dell’Ascoli sul telefonino. Un buon Ascoli andato in vantaggio con Falzerano: ho allorta alzato il boccale di birra per il brindisi e tutta la tavolata si è alzata in piedi urlando “prost” e “zum wohl” senza nemmeno sapere perchè festeggiavo. Arriviamo all’intervallo: primo tempo finito come il boccale di birra. Inizia la ripresa e nel tendone salgono decibel e tasso alcolico. La voce del telecronista della partita è sovrastata dai cori degli oltre seimila “bevitori” presenti. Nella confusione generale ecco nel finale il pari del Brescia, con ben nove giocatori nell’area di porta davanti a Viviano. Poi un altro boato, non certo per l’1-1. A quel punto ho chiuso il collegamento e mi sono rituffato nell’Oktoberfest.
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