di Pier Paolo Flammini
Il nostro viaggio tra gli impianti sportivi di San Benedetto, tra limiti (clicca qui per leggere la situazione della Tribuna del Ciarrocchi) e opportunità, ha un sussulto di interesse e quando ci si occupa della struttura principale della città, ovvero lo stadio “Riviera delle Palme”. E se a parlarne è il presidente della U.S. Sambenedettese Vittorio Massi. Il quale, ai microfoni della trasmissione Ritmo di Samb di Vera Tv, andata in onda martedì alle ore 20, ha parlato non solo del momento sportivo, ma anche degli aspetti più legati alla società e agli investimenti della stessa.
A partire da Luigi Rapullino, patron di Sideralba, main sponsor della Samb e proprietario dell’Area Brancadoro, adiacente allo stadio; con Rapullino, domenica dopo la partita, si è scambiato una cordiale stretta di mano: «Siamo in ottimi rapporti, domenica abbiamo semplicemente parlato della partita. Faccio i complimenti per quando vedremo il suo progetto per l’Area Brancadoro, che sarà un progetto che farà crescere San Benedetto. Per quanto mi riguarda io proverò la strada della riqualificazione dello stadio, martedì mattina mi ha chiamato l’architetto Acciarri, che ha realizzato il disegno del Riviera delle Palme, e è disposto a collaborare, e lo ringrazio perché non c’è nulla di meglio che avere vicino chi conosce tutti i segreti della struttura».
L’idea di base è l’allungamento dell’attuale secondo anello fino al livello del prato, per creare un effetto da stadio inglese, con gli spalti vicini al campo, o, per dirla meglio, un “effetto Ballarin”. Gli spazi così oscurati, corrispondente all’attuale primo anello, sarebbero riconvertiti a funzioni commerciali: «Certo sarà un bel lavoro però ci stiamo organizzando, noi per quanto riguarda lo stadio, Rapullino per il suo investimento. Mi hanno detto che il Comune ha bisogno di 5-600 mila euro per rendere agibile lo stadio. Noi siamo disposti, se dobbiamo iniziare questo rapporto lo possiamo fare iniziando a lavorare sullo stadio per renderlo agibile e poi lavorare su un progetto futuro che coinvolgerà tanta gente» dice Massi in riferimento alla convenzione più volte sollecitata al Comune, per non ricordare la lamentela del presidente di domenica sera per la mancata concessione degli uffici del “Riviera” (clicca qui).
«Ma il mio discorso è: lo stadio per la città. Abbiamo avuto 140 sponsor, chi piccolo, chi medio e chi grande: il mio progetto è di coinvolgerli tutti per il nuovo stadio, perché lo stadio è di tutti e coinvolgerò le aziende che hanno aiutato la Sambenedettese. Lo stadio è di tutti, è del Comune ma è un bene pubblico e se andasse in mano al pubblico, si potrà fare del bene a tutti e del bene alla città» afferma il numero uno rossoblù.
«L’architetto Acciarri (progettò lo stadio inaugurato nel 1985, ndr) ha fatto qualcosa di bello a San Benedetto, e la riqualificazione darà lavoro alla città: il Riviera è un monumento, mai troppo valorizzato. Il centro di tutto sarà il calcio, ovviamente, ma attorno faremo crescere lo stadio come una zona polifunzionale per fare le esposizioni, per fare le fiere. Io immagino che coinvolgerà tutto il Centro Italia» aggiunge Massi.
«Io a breve parlerò col dirigente comunale Bellucci, che so è una persona preparatissima. Ma io mi sto muovendo da tanto tempo, sia per il Credito Sportivo che per Sport e Salute: non farei mai il passo se non fossi sicuro, sono fatto così. Abbiamo questa opportunità, io chiedo se vogliamo sfruttarla o no» ha così terminato la sua intervista all’emittente televisiva.
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