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L’onorevole Curti (Pd): «Il futuro passa dall’istituzione di una Zona Economica Speciale per le Marche»

PRESENTATA una mozione sul tema che avvia una serie di iniziative finalizzate a fornire alle Marche uno strumento imprescindibile per contrastare la crisi e alimentare lo sviluppo. L'ex sindaco di Force l'ha firmata insieme alla collega Irene Manzi e con il sostegno degli altri deputati dem  
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Augusto Curti

«Insieme alla collega Irene Manzi e con il sostegno di altri deputati del Partito Democratico, abbiamo presentato una mozione che richiede al Governo di avviare con urgenza ogni iniziativa utile alla costituzione di una Zona Economica Speciale (Zes) per le Marche. Si tratta della prima di una serie di azioni che intendono porre il tema al centro dell’agenda di governo. E non potrebbe essere altrimenti, considerata la fase storica che le Marche stanno attraversando, strette tra la recessione economica e ben quattro stati di emergenza attualmente vigenti».

 

Lo afferma l’onorevole Augusto Curti del Pd, che poi aggiunge: «Una situazione certificata dal recente declassamento a “Regione in transizione” ma anche da una serie di indicatori congiunturali, alcuni dei quali oggettivamente drammatici, come quello che attesta la perdita di ben 13.426 attività artigiane in un decennio. Occorre dunque una presa d’atto forte e un’azione condivisa che spinga il Governo, così come l’Esecutivo regionale, a considerare la Zes-Marche priorità assoluta. Giova ricordare che la Zona Economica Speciale prevede misure in grado di attrarre investimenti, supportare lo sviluppo, proteggere e stimolare l’occupazione.

 

Si tratta di defiscalizzazioni, esenzioni contributive, incentivi a fondo perduto, semplificazioni burocratiche, sostegni alle assunzioni. Strumenti cioè – prosegue – che consentirebbero ad un sistema economico tradizionalmente strutturato, come quello marchigiano, di alimentare una reale e feconda ripartenza. In questo percorso intendiamo impegnarci per favorire la piena condivisione e un efficace coordinamento con le Imprese, le associazioni di categoria e i sindacati. Ci preme inoltre coinvolgere fin da subito i cittadini – la conclusione di Curti – informandoli ma anche rendendoli protagonisti delle iniziative che verranno attuate».


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