Dipartimento di Prevenzione, si valuta la permanenza in Piazza Nardone

La sede del Dipartimento di Prevenzione di Piazza Nardone

di Giuseppe Di Marco

Il Dipartimento di Prevenzione di Piazza Nardone potrebbe rimanere nella sede attuale. L’ipotesi si è fatta strada nel vertice Ast vista l’infruttuosa ricerca di un nuovo stabile in cui trasferire i servizi sanitari.

La manifestazione d’interesse per l’acquisizione di un immobile, avviata ad agosto dall’Azienda Sanitaria Territoriale Picena, è stata un insuccesso: all’avviso infatti hanno risposto due società private, ma le proposte non sono state accolte in quanto non rispondenti alle caratteristiche stilate dall’Ast. Uno dei due edifici, in particolare, è tuttora in costruzione.

Il punto è che una soluzione va trovata: i termini per l’affitto dei locali in Piazza Nardone sono scaduti da tempo, e già con precedenti ricerche il vertice sanitario aveva sondato il mercato immobiliare alla ricerca di una nuova location che rispettasse determinati parametri: fra questi, una superficie utile lorda compresa fra 1.500 e 2.000 metri quadri, e non superiore a 3.500 metri quadri. L’edificio avrebbe dovuto presentare un’area pertinenziale da destinare a parcheggio, di consistenza compresa fra 750 e 1.000 metri quadri, e comunque non oltre i 2.000. In quanto agli spazi interni, sarebbe stata necessaria la presenza di almeno tre sale d’attesa, ambulatori facilmente accessibili, locali per l’accettazione e attività amministrative e di archivio.

Nel Dipartimento di Piazza Nardone, oggi, sono presenti importanti servizi come il Coordinamento Screening e il Centro Epidemiologico, nonché i servizi “Igiene e Sanità Pubblica”, “Igiene degli Alimenti e della Nutrizione”, “Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro” e “Veterinari”.

Le strade ora sono due e, probabilmente, verranno percorse entrambe: l’Ast può procedere con una nuova manifestazione d’interesse per cercare un immobile da acquisire. La ricerca, in tal senso, potrebbe essere lunghissima. In alternativa, si pensa di proporre il prolungamento della permanenza in Palazzo Saladini Pilastri, cercando un accordo con il titolare per l’ammodernamento di alcuni locali.