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Pienone per il Gran Pavese Rossoblù, Antonio Spazzafumo: «Grazie a chi ha fatto crescere la città» (Le foto)

SAN BENEDETTO - Sei le assegnazioni: Vincenzo Acciarri, Eligio Paolini, Giuseppe Spampanato, Luigi Ursini, Aido e concerto bandistico cittadino. Sala consiliare gremita e tanta commozione da parte di vincitori e astanti
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I premiati del Gran Pavese Rossoblù

 

di Giuseppe Di Marco

 

Sala consiliare gremita per la cerimonia di assegnazione del Gran Pavese Rossoblù: si ripete la tradizionale kermesse di inizio autunno, con la quale il Comune premia personalità che hanno dato lustro alla città in ogni ambito.

 

Sei le assegnazioni, precedute dall’introduzione del sindaco Antonio Spazzafumo: «Coraggio, tenacia e fermezza di principi li ritroviamo in tante persone di questa città, come quelle che oggi ricevono il Gran Pavese Rossoblù. Ringraziamo queste persone per quanto hanno fatto per San Benedetto, che è diventata una delle città più vivaci della costa adriatica, anche grazie a loro».

 

L’appuntamento istituzionale è quindi andato avanti con la consegna vera e propria della civica benemerenza: primo della lista è stato l’architetto Vincenzo Acciarri: «In oltre 50 anni di lavoro ho sempre unito le competenze professionali al desiderio di contribuire alla crescita di San Benedetto, con progetti come quello del palazzo municipale in cui siamo oggi. Dedico questo premio a mia moglie, Sonina Ricci».

 

La sala consiliare durante la cerimonia del Gran Pavese Rossoblù 2023

 

Spazio quindi per l’Associazione Italiana Donazione Organi (Aido), rappresentata da Lucia Marinangeli. La presidente regionale ha ringraziato i tanti donatori per il loro “sì”, «senza il quale tante persone non potrebbero tornare ad una vita normale». Sono stati quindi ricordati mentori illustri come Pasquale Cinì, Ugo Marinangeli, Emidio Camaioni ed Emilio Conti.

 

I riflettori dell’emiciclo sono quindi stati puntati su Mario Gabrielli. Il presidente del Concerto Bandistico “Città di San Benedetto del Tronto” non ha potuto resistere alla commozione del momento: «Abbiamo sempre cercato di portare in giro per il mondo il nome di San Benedetto. Mi auguro che ci sia sempre qualcuno che porti avanti questa tradizione». Altro passaggio importante è stato quello dedicato al sostituto procuratore della Repubblica Eligio Paolini: , che ha ringraziato il Comune per l’onore tributato: «Questo è un riconoscimento alla mia storia professionale, ed è ancora più importante perché proviene dalla mia gente, per la quale sento un grandissimo affetto. Sono felice di aver reso orgogliosa la mia città».

 

E’ stata Teresa Spampanato, in luogo del fratello Giuseppe, a ritirare il Gran Pavese per il direttore del Centro Nazionale Formazione Professionale dei Pescatori: «Ci auguriamo di avere tanti giovani appassionati al settore pesca, che soffre per la mancanza di professionalità. Speriamo che anche le donne vi si dedichino: gli esempi sono tanti». La cerimonia si è quindi conclusa con un grande applauso per l’allenatore Luigi Ursini: «Ringrazio i miei 11.000 giocatori che oggi sono usciti dal campo. Educazione, rispetto e studio sono stati i valori portanti del mio lavoro».

 

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