di Salvatore Mastropietro
Si è conclusa quest’oggi la settimana di lavoro in casa Ascoli. Nel sabato caratterizzato dallo stop del campionato a causa degli impegni delle nazionali, la squadra di mister William Viali è scesa in campo per un allenamento mattutino: attivazione muscolare e mobilità, esercitazione tattica sulla fase di possesso e partita il programma svolto. Domani, domenica, è stato concesso un giorno di riposo. Il gruppo riprenderà la preparazione lunedì, alle ore 15,30, al Picchio Village in vista del match in programma tra sette giorni in casa del Lecco, attuale fanalino di coda del raggruppamento e reduce da un cambio di allenatore (Emiliano Bonazzoli al posto di Luciano Foschi).
In questi giorni non sono a disposizione di Viali due elementi convocati dalle rispettive brasiliane. Brian Bayeye è sceso in campo per 90′ con il Congo nell’amichevole disputata in Spagna contro la Nuova Zelanda (1-1) il risultato finale. Il prossimo impegno è in programma martedì a Lisbona contro l’Angola. Sempre martedì Samuel Giovane sarà impegnato con l’Under 21 nelle qualificazioni all’Europeo 2025 a Bolzano contro la Norvegia.
Chi la nazionale, invece, la sogna fortemente è Pedro Mendes. L’attaccante portoghese si è raccontato ai microfoni di Gianlucadimarzio.com non nascondendo le proprie ambizioni: «Il mio sogno è quello di giocare in Champions League. Con la Nazionale, invece, il maggior numero di competizioni possibili».
Dopo un’annata dal rendimento altalenante e caratterizzata da un ambientamento tutt’altro che agevole, Mendes è partito con cinque gol in nove partite, risultato decisivo in tutte e due le vittorie finora conquistate dal Picchio in campionato: «Lo scorso anno è stato difficile, giocavo poco e in un ruolo diverso dal mio. Ho percepito la difficoltà del campionato, davvero tosto. Chi non guarda la Serie B magari non lo sa, ma è un torneo complicato. Ora lo sto conoscendo meglio. L’obiettivo è almeno la doppia cifra. Sono una punta, devo fare sempre gol! Penso a una partita alla volta, non guardo mai troppo lontano. Ora sono a cinque gol, arriviamo a sei e poi vediamo».
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