Dal foyer del Ventidio Basso alla chiesa di San Pietro in Castello, passando per le magiche cascate di Forcella, nell’Acquasantano. “Ritratti d’artista” suona la sua sesta sinfonia e va in archivio con un’edizione, la numero sei appunto, che conferma la qualità della rassegna di danza sperimentale curata da Maria Angela Pespani e Maria Rita Salvi.
Residenze, laboratori, incontri e spettacoli che, tra fine settembre ed inizio ottobre, hanno portato in città artisti d’avanguardia come Simona Lisi, Paolo Cingolani, Alessandro Sciarroni (Leone d’Oro della Danza a Venezia, nel 2019) e l’inglese Freddy Drabble, fautore della free dance; tutti uniti tra un fil rouge che quest’anno aveva indicato come tema “La poetica del gesto”, il gesto che diventa poesia e racconta la presenza di un corpo in relazione al tempo e allo spazio condiviso con altri.
Insomma, location suggestive e performance di livello per l’evento realizzato dall’Associazione Culturale Being in Motion insieme allo Studio Aira, col patrocinio e contributo del Comune, in collaborazione con l’Amat, col sostegno dell’agenzia di comunicazione Hammer Design Brand Experience. Una vera e propria rete che ha il merito di credere nel potere benefico del racconto effettuato attraverso il movimento, le sensazioni, lo spazio.
«Siamo felici e soddisfatte di questa edizione che ha dato vita ad una vera festa della danza in città – spiegano Maria Angela Pespani e Maria Rita Salvi – una ventata di internazionalità che ha aperto cuori e menti. Anche quest’anno sono avvenuti incontri importanti che porteranno a progetti da sviluppare in futuro. Siamo altresì toccate da come cresce la rete di supporto della comunità di Ascoli che si è mossa per offrire ospitalità agli artisti».
A cogliere nel tempo gli accadimenti di “Ritratti d’artista” è stato, come nelle edizioni precedenti, il fotografo Marco Biancucci, che ha realizzato un percorso fotografico e di ritrattistica e, nella serata di apertura, l’ istallazione fotografica “Corpi in dialogo”.
«È nostra volontà creare nel sud delle Marche una sinergia di artisti che si occupano di danza di ricerca al fine di sviluppare una cultura intorno all’arte della danza legata alla contemporaneità – concludono – l’unione fa la forza e per crescere abbiamo bisogno di mettere insieme idee, intenti, volontà, energie. Siamo proiettate già verso i nuovi passi da compiere. Ringraziamo di cuore il Comune, l’Amat e Hammer per la rinnovata fiducia al nostro progetto».
Lu. Ca.
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