Con oltre 200 infermieri e oss precari (i contratti sono stati prorogati fino al 31 dicembre), l’Ast di Ascoli non poggia su basi solide.
E’ stato indetto un concorso pubblico per infermieri, visto che la vecchia graduatoria era scaduta e sono aperti i termini per le stabilizzazioni “Madia” e Covid.
Ci vorrà però del tempo per allineare numeri ed esigenze e l’attuale organico, tra precari e stabili, sembra non bastare per coprire turni e ferie, tanto che in estate, per evitare il ridimensionamento di alcuni reparti, sono stati chiamati circa 30 tra infermieri e oss. Molti di loro hanno già concluso il contratto, a metà settembre, altri assunti più tardi, lasceranno in questi giorni.
«Per quanto riguarda gli oss, non ci sono graduatorie attive nè concorsi in vista», tuona Mauro Giuliani dell’Usb e Rsu di Ast, che già a fine settembre aveva chiesto, con una lettera indirizzata ai vertici Ast, la proroga dei contratti anche per il personale arruolato per il periodo estivo.
«Infermieri e oss chiamati a coprire turni e cambio ferie in estate sono necessari anche ora – continua Giuliani – ma in questi giorni stanno scadendo altri contratti ed il carico di lavoro si riverserà, senza dubbio, sul personale che resta. E’ del tutto illogico, vista la carenza di personale. mandare a casa queste figure professionali».
Giuliani, rileva problemi soprattutto al Pronto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, dove i «carichi di lavoro sono insostenibili per gli Oss, che mettono a rischio la qualità delle cure e la sicurezza dell’utenza e dei lavoratori.
A giungo la scrivente organizzazione sindacale – si legge ancora nella nota di Usb, inviata ai vertici della Sanità picena – ha inviato una lettera all’azienda e, a tutt’oggi, non si è mosso nulla in tale direzione.
E’ pertanto doveroso sollecitare e segnalare le numerose criticità che devono tutti i giorni affrontare gli operatori socio sanitari e gli ausiliari socio assistenziali in Pronto Soccorso.
Le sole due unità presenti a turno nelle 24 ore devono espletare servizi nelle diverse articolazioni del reparto, dall’Osservazione Temporanea verde, che arriva fino a 14 pazienti, alle tre sale di Pronto Soccorso.
In caso di pazienti Covid positivi ci sono poi la sala Sars ed il container, sempre a loro carico.
A tutto questo si aggiungono i numerosi trasferimenti e trasporti per consulenze, ricoveri ed esami diagnostici, in qualche caso svolti da una sola persona mentre andrebbero fatti in coppia, e per di più con presidi non efficienti, come le carrozzine in cattivo stato.
C’è la Radiologia d’urgenza, inaugurata un anno fa, adiacente al Pronto Soccorso che faciliterebbe questi trasporti. Ma inspiegabilmente funziona solo poche ore al mattino e solo nei giorni feriali.
Questa deve funzionare h24, 7 giorni su 7, con assunzioni del personale necessario.
Chiediamo pertanto alla direzione Ast – conclude Giuliani, dicendosi disponibile ad un confronto – di mettere in essere tutte le iniziative necessarie, previste dalla legge, a tutela dei lavoratori e dell’utenza».
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