di Maria Nerina Galiè
Fausto Raschioni, espressione dei dieci Comuni dell’ex Acquedotto del Vettore nel Consiglio di Amministrazione, è il facente funzione per adesso, in quanto consigliere più anziano.
Così vuole lo statuto che, sul fronte del rinnovo della prestigiosa carica, apre le porte a due scenari: uno – il più probabile e tecnicamente più attuabile in poco tempo – di fatto lascerebbe “quasi” tutto come sta; l’altro invece richiamerebbe al voto l’assemblea dei sindaci, dei Comuni che fanno parte della Cicli integrati, convocati per il 27 novembre prossimo.
In caso di morte del presidente, l’assemblea può decidere di mantenere l’attuale Consiglio di Cmministrazione. Diventerà presidente il consigliere risultato il secondo più votato nell’ultima consultazione.
Toccherà quindi alla commercialista ascolana Maddalena Ciancaleoni.
L’assemblea potrebbe scegliere di andare al voto. Anche subito, lo stesso 27 novembre: ma ci sarebbe troppo poco tempo per definire le liste, a meno che non siano già nel cassetto. Oppure dopo le Amministrative di giugno, che riguarderanno 34 Comuni sui 59 tra piceni e fermani che fanno parte della Ciip, quindi non prima di settembre 2024. Ma a quel punto, tanto vale attendere giugno 2025, quando l’attuale CdA decadrà naturalmente.
Decisione tecnica o politica?
A breve si vota anche per eleggere il nuovo presidente Anci Marche e rumors vedono un possibile collegamento tra questo evento ed il rinnovo del presidente Ciip, con al centro i sindaci che maggiormente hanno voce in capitolo, per via del “peso” in sede di voto come pure per l’indiscusso consenso politico nei loro territori: Paolo Calcinaro di Fermo (11%), e Marco Fioravanti di Ascoli (17%), con quest’ultimo in pole position per la presidenza Anci.
Calcinaro è ora presidente Anci Marche facente funzione, dopo Valeria Mancinelli. Non potrà essere rieletto sindaco nel suo Comune, dove però c’è una poltrona appetibile per il Fermano, la presidenza della partecipata multiservizi Asite, attualmente occupata dall’ascolano Alberto Paradisi, il cui nome era già emerso come “papabile” alla presidenza Ciip a maggio 2021.
In caso di vittoria, Paradisi lascerebbe l’Asite dando a Calcinaro l’opportunità di “piazzarci” una figura a lui vicina.
Sempre secondo voci molto vicine alle Amministrazioni dei due capoluoghi di provincia, Fioravanti supporterebbe l’ascesa di Paradisi al vertice della Ciip e, “in cambio”, Calcinaro sosterrebbe Fioravanti (che al momento non ha rivali nella riconferma all’Arengo) a scalare quello dell’Anci.
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