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Che “pasticciaccio” i dati del turismo a Grottammare: ipotesi sul possibile errore

LA REGIONE MARCHE ha diffuso i dati di alcune città, ma a sorprendere è il risultato della Perla dell'Adriatico che avrebbe dimezzato le presenze. Il sindaco Rocchi e l'assessore Rossi: «Impossibile, gli introiti della tassa di soggiorno sono aumentati». Ma se si vedono i dati storici sul sito della Regione emergono tante incongruenze. Da chiarire.
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La spiaggia di Grottammare e il Paese Alto

 

di Pier Paolo Flammini

 

Numeri che non riportano. E se di numeri si parla, non è un problema di poco conto. I primi dati sui flussi turistici nei comuni marchigiani, relativi al periodo gennaio-settembre 2023, avrebbero visto, secondo quanto diffuso dalla Regione Marche, un calo delle presenze turistiche a Grottammare di circa il 50% rispetto allo stesso periodo del 2022.

 

Il sindaco Rocchi

In un anno, praticamente, sarebbe scomparso un turista su due. Una ecatombe. Va detto tuttavia che accedendo al sito della Regione Marche relativo alle statistiche sul turismo per arrivi e presenze comunali, proprio in riferimento a Grottammare si riscontrano degli andamenti anche del recente passato molto contraddittori.

 

Fatto che sta che il sindaco Alessandro Rocchi e l’assessore al Turismo Lorenzo Rossi, con la diffusione dei dati avvenuta, chiedono che si faccia chiarezza sui numeri diffusi.

 

«Secondo i dati della stagione turistica 2023 resi noti in questi giorni dalla Regione Marche alla stampa si evince che la nostra città avrebbe registrato 235.292 presenze nel periodo gennaio-agosto 2023, cioè un calo del 50% rispetto al 2022».

 

«Il dato è palesemente sbagliato e farlo circolare reca un danno di immagine alla nostra città, oltre che preoccupazione da parte degli imprenditori turistici. Pertanto, ci siamo attivati immediatamente inviando oggi stesso alla Regione Marche una richiesta di chiarimento in merito ai dati diffusi, poiché a noi non pervenuti» continuano i due esponenti politici.

 

«È impossibile – rilevano entrambi – che gli arrivi e le presenze siano diminuiti del 50% rispetto allo stesso periodo del 2022 (472.152 presenze gennaio-agosto). Anche senza vedere i numeri, un dato del genere è inverosimile. Spieghiamo il perché di questa affermazione basandoci sui numeri della tassa di soggiorno incassata dal Comune: se nel 2022 le presenze totali nei soli mesi centrali di luglio e agosto sono state, secondo la Regione, 387.199, come è possibile che dalle strutture ricettive siano arrivati quest’anno addirittura 12mila euro in più di introiti, a fronte di un dato di 235.292 presenze da gennaio ad agosto 2023?»

 

«Le cifre incassate parlano chiaro e non giustificano assolutamente il calo del 50% diffuso dalla Regione: per poter avere una diminuzione di tale portata, il dato dei primi 6 mesi, da gennaio a giugno, non solo dovrebbe essere negativo – cioè Grottammare non avrebbe visto un turista per i primi sei mesi dell’anno! – ma addirittura dovrebbero essere anche diminuite del 60% le presenze di luglio e agosto» terminano.

 

Ma qual è il dato particolare che abbiamo trovato? Per capire la situazione, abbiamo verificato quali sono i numeri relativi al turismo grottammarese presenti nel portale della statistica di Turismo Marche. 

 

Ebbene nel 2022, ultimo dato ovviamente disponibile, le presenze totali sono state 473.975, di cui 210.108 nel settore alberghiero e 263.867 nel settore extra-alberghiero. Vedendo questi dati, sembrerebbe che il totale delle presenze grottammaresi sia relativo a uno solo dei due macro-settori, e magari, per un problema di semplice incolonnamento excel, l’altro non sia stato semplicemente sommato.

 

Ma c’è di più. L’errore – se di errore, come sembra, si tratta – relativo a questi mesi del 2023, torna amplificato ai dati del 2021, almeno quelli presenti nel sito regionale. Le presenze totali ammontarono infatti a 235.828, un dato quasi simile a quello rilevato nei primi nove mesi del 2023. E se i dati sulle presenze alberghiere sono in linea con quelli dell’anno successivo (207.577, e si era ancora in epoca di forti limitazioni Covid), risultano incredibilmente ridotti quelli extra-alberghieri: appena 28.251, praticamente l’85% in meno rispetto all’anno successivo.

 

Lettura identica ed enigmatica per il 2020, anno di restrizione per Covid per eccellenza, ma con risultati su cui al momento non metteremmo la mano sul fuoco: appena 163.680 presenze, un terzo rispetto al 2022, 139.605 alberghiere e 24.255 extra-alberghiere.

 

Insomma: sembra proprio un pasticciaccio, che rende tra l’altro impossibile fare persino una statistica pluriennale. A meno che, dal Turismo della Regione Marche, non arrivino conferme o chiarimenti.


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