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Giostre cavalleresche, colpo di scena: all’ascolano Lorenzo Melosso il Premio “Miglior cavaliere d’Italia”

ASCOLI - Con la stagione 2023 che si è conclusa domenica scorsa, il riconoscimento sembrava ormai essergli sfuggito, ma a far salire sul gradino più alto podio il fantino 22enne sono stati i punti guadagnati con la vittoria del "Premio Antonio Orlini" che viene assegnato al miglior cavaliere della Quintana tenendo conto delle classifiche delle due Giostre. Al terzo posto Luca Innocenzi, vincitore delle prime cinque edizioni. Festa doppia per il Sestiere di Porta Romana con il premio alla miglior scuderia che va ad "Atlanda" di Emanuele Capriotti
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Emanuele Capriotti e Lorenzo Melosso

 

di Andrea Ferretti

 

Colpo di scena nel mondo delle Giostre cavalleresche. L’ascolano Lorenzo Melosso si aggiudica il titolo di “Miglior cavaliere d’Italia”, primato che sembrava definitivamente essergli sfuggito nonostante le prestigiose vittorie ottenute a luglio alla Giostra Cavalleresca di Sulmona e ad agosto alla Quintana di Ascoli, più la “doppietta” di San Ginesio del 13 e 15 agosto.

 

La graduatoria, stilata dall’esperto di Giostre Roberto Parnetti di Arezzo, da anni tiene conto di un regolamento in cui sono contemplate Giostre storiche e anche quelle non storiche, cioè quelle in cui un cavaliere partecipa a titolo personale e non in costume storico, in rappresentanza di Sestieri, Contrade, Rioni, Quartieri, Terzieri. Il novero delle Giostre è ampio e il calendario 2023 si è ufficialmente concluso domenica scorsa con la Giostra non storica corsa a Marina di Ravenna.

 

Melosso sembrava aver fatto suo il titolo dopo la sospensione che a Luca Innocenzi aveva sbarrato la strada alla “Giostra delle Rivincita” della Quintana di Foligno del 17 settembre (aveva saltato anche la “Giostra della Sfida” del 17 giugno). Di lì a pochi giorni, però, il titolo era passato nelle mani di Guido Gentili, 47enne cavaliere toscano di Sarteano (Siena) il quale, pur non partecipando alle Giostre della cosiddetta “prima fascia”, aveva accumulato molti punti ed effettuato il sorpasso vincendo la Giostra (storica) di Olmo, piccolo centro in provincia di Arezzo.

 

A ridare a… Cesare quel che è di Cesare, pardon a Lorenzo quel che è di Lorenzo, ci ha pensato il “Premio Antonio Orlini”, quello che alla Quintana di Ascoli viene assegnato al miglior cavaliere, ovvero a colui che ha ottenuto i migliori piazzamenti nelle due Quintane (in caso di parità di piazzamenti valgono i punteggi).

 

Ebbene, il “Premio Orlini 2023” è stato consegnato a Lorenzo Melosso pochi minuiti dopo la vittoria del Palio di agosto, mentre tutti i sestieranti di Porta Romana stavano festeggiando insieme ai sostenitori rossoazzurri. Il “Premio Orlini” ha tenuto conto della vittoria di agosto e del secondo posto della notturna di luglio. Fuori gioco Innocenzi che aveva vinto a luglio, ma concluso la Giostra di agosto al quinto posto.

 

Il “Premio Orlini” venne istituito nel 2007 ma non ebbe molta fortuna, forse anche perché quello fu l’anno della pagina nera della Quintana, con la Giostra di luglio annullata e Palio quindi non assegnato. Ad agosto vinse poi Emanuele Capriotti (Porta Romana) e il Premio fu suo. Venne ripetuto anche nel 2008 (Massimo Gubbini di Porta Tufilla) e nel 2009 (Francesco Scattolini di Porta Maggiore). Poi stop, nel dimenticatoio come spesso purtroppo accade. Un bel giorno del 2019 il Consiglio degli Anziani fu pungolato per ripristinarlo e così fu. Venne assegnato a Luca Innocenzi (Porta Solestà) che lo vinse anche nel 2022. In mezzo la forzata pausa covid del 2020 e la vittoria di Massimo Gubbini (Tufilla) nel 2021.

 

Il “Premio Orlini” nella storia quintanara è preceduto dal “Memorial Gianfranco Ricci” che venne istituito nel 1998 sull’onda emotiva per la prematura scomparsa di uno dei più blasonati cavalieri di sempre (ad Ascoli 8 Palii con Sant’Emidio), che era venuto a mancare tre mesi prima, il 15 aprile. Anche questa bella iniziativa finì nel dimenticatoio dopo soli quattro anni. Ad essere premiati furono Luca Veneri (Piazzarola) nel 1998, 2000 e 2011, Paolo Margasini (Solestà) nel 1999.

 

Il “Premio Orlini” ha (ri)consegnato a Lorenzo Melosso i tre punti che lo separavano dalla leadership. I vincitori sono quindi due, lui e Gentili. Luca Innocenzi, che almeno per quest’anno abdica, nel 2023 ha comunque vinto la Giostra all’anello di Monterubbiano, la Quintana di Ascoli a luglio e recentemente la Giostra dell’Arme di San Gemini dove è stato premiato anche miglior cavaliere (altri punti per lui). Il vincitore del, prime cinque edizioni del Premio “Miglior cavaliere d’Italia” (2017, 2018, 2019, 220 e 2021 accorpate per le poche Giostre che si disputarono causa pandemia), 2022 è riuscito a salire sul podio piazzandosi dietro i due vincitori. Sul terzo gradino del podio Massimiliano Lutero, fantino che non partecipa alle Giostre più famose.

 

Ma non è finita perché è cambiata anche la classifica delle Scuderie e il premio “Miglior scuderia d’Italia”, dove c’è un altro ex aequo, va alla “Scuderia Atlanda” di Emanuele Capriotti – quella di Lorenzo Melosso – che si appoggia al “Centro Ippico Piceno Horse” di Melosso senior, Franco.

 

Dopo la “Festa del Palio” di fine settembre, il Sestiere di Porta Romana può festeggiare anche questo doppio successo considerando che Capriotti è il cavaliere che ai rossoazzurri ha regalato otto Palii tra il 2003 e il 2013. Il Premio “Miglior cavaliere d’Italia” di Lorenzo Melosso è senza dubbio motivo di vanto anche per Contrade e Rioni di diverse città italiane dove si cimenta ormai da qualche anno.

 

Il Premio consiste in una “pergamena” che quest’anno è stata realizzata dall’artista Katia Pirozzi di Castiglion Fiorentino (nella foto sotto). Insieme a tutti gli altri premi, verrà consegnata il 18 novembre a San Secondo Parmense, località sede di Giostra in provincia di Parma.

 



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