di Salvatore Mastropietro
Dopo cinque risultati utili consecutivi l’Ascoli torna a perdere e lo fa al Del Duca contro la capolista Parma, che si impone per 1-3 e consolida il proprio primato in classifica.
Nelle dichiarazioni post partita di William Viali c’è rammarico per la sconfitta, ma anche consapevolezza di aver tenuto testa (ma solo in parte) ad una delle formazioni più apprezzate dell’intero campionato: «Sono orgoglioso della partita che abbiamo fatto, è venuta fuori la partita che volevamo. Non si è vista la differenza tra le due squadre dal mio punto di vista, contro squadre così non puoi regalare nulla ma qualcosa è andato storto sotto quell’aspetto. Siamo andati sotto per un episodio, ma mi è piaciuto come l’abbiamo ripresa rischiando anche di passare in vantaggio alla fine del primo tempo. A ogni episodio negativo siamo stati puniti, con un pizzico di fortuna in più la partita poteva indirizzarsi verso di noi. Non sono soddisfatto perché comunque i ragazzi avrebbero meritato una vittoria, ma dobbiamo rimanere consapevoli di quanto siamo cresciuti e di quanto possiamo giocarcela con tutti. Nella ripresa siamo partiti bene, ma la differenza l’ha fatta la loro bravura. L’espulsione di Viviano? C’è stato un battibecco, ma non so esattamente cosa sia stato detto, l’arbitro è stato un po’ permaloso… Il cambio di Di Tacchio? Ho preferito mantenere un play più qualitativo dato che eravamo in svantaggio».
Sulle scelte di formazione e sulla sensazione che lascia una sconfitta del genere: «Faccio sempre più fatica a fare la formazione, è il segno che stiamo lavorando bene. Per durata della prestazione l’abbiamo condotta anche meglio rispetto alla Sampdoria. Dobbiamo portarci via la consapevolezza di potercela giocare contro chiunque e di dover smussare alcuni errori. Il Parma ha usato degli esterni più tattici rispetto al solito, evidentemente erano preoccupati. Anche nei 25-30 minuti in inferiorità numerica ho visto la mia squadra, rimango orgoglioso dei miei giocatori pur con tutti i limiti e i difetti che abbiamo».
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