di Elena Minucci
Sold out al Ventidio Basso per la presentazione del libro del sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti dal titolo “Per una rivoluzione ecologica dei cittadini. Noi siamo l’ambiente”.
Un amministratore con la passione per la scrittura, potremmo definirlo, visto che si tratta del suo secondo libro, dopo il grande successo del primo “Crea Credi Cambia” del 2017.
Teatro gremito nella serata di ieri, venerdì 27 ottobre, alla presenza dei rappresentanti della Giunta e del Consiglio comunale e di diverse autorità cittadine. Un’evento che è stato anche di musica e spettacoli, condotta da Massimiliano Ossini.
Questa volta il primo cittadino ha voluto mettere al centro il tema dell’ambiente:
«L’ambiente è tutto ciò che ci circonda e che ci permette di vivere – ha spiegato Fioravanti – È l’insieme di tutte le relazioni che lo compongono: dalle piante agli animali alle persone.
L’essere umano non può vivere senza l’ambiente e la natura e l’ambiente non possono vivere senza un essere umano consapevole di creare questa relazione con l’ambiente e non un conflitto.
Questo libro – ha continuato – è un manifesto politico che si compone di dieci azioni concrete per mettere in campo una strategia complessiva sull’ambiente che propone un cambiamento culturale, in termini di consapevolezza e responsabilizzazione, fondamentali per una piena realizzazione della transizione ecologica in atto».
Come è arrivata la decisione di scrivere questo libro?
«Facendo il sindaco da quattro anni e mezzo – ha detto – passo molto tempo con le persone e non sono d’accordo con chi dice che il mondo ormai è in una fase irreversibile e non possiamo salvarlo perché è troppo inquinato.
Il mio libro ha una visione nuova e diversa sull’ambiente, ponendosi tra l’ideologia ambientalista e i negazionisti. In mezzo a loro c’è la maggioranza delle persone silenziose che passano il tempo a lavorare e a pensare a come attivare la vera transizione ecologica cercando di creare sviluppo e nuovo lavoro.
Alla base di questa visione ci sono una strategia complessiva e un coordinamento delle diverse azioni in modo tale da attivare questo nuovo processo a vari livelli: dal cittadino singolo, ai Comuni, alle Regioni, allo Stato, all’Europa per un disegno politico mondiale. Non possiamo però pensare ad una transizione ecologica europea se noi stessi non siamo disponibili a cambiare».
Nel corso della serata Fioravanti ha voluto illustrare anche numerosi temi: oltre alla transizione ecologica, il cambiamento climatico, l’importanza dello sport nella vita dell’uomo, il nucleare, le api e la raccolta differenziata.
Parlando di ambiente, di sviluppo economico e sostenibile, immancabile un accenno ai due progetti ambientali più importanti per la città: il programma di riqualificazione dell’ area ex Carbon e il biodigestore di Relluce.
«Grazie ad un’alleanza tra pubblico e privato stiamo realizzando un qualcosa di unico e determinante per la città e per il territorio di Ascoli – sono state ancora le parole di Fioravanti – ed oggi, aver iniziato un processo di bonifica nell’ex Carbon è fondamentale per voler realizzare concretamente quello che ho scritto anche nel mio libro, da un sito inquinato generare la città del futuro, portando avanti tutto ciò che concerne la sostenibilità economica, sociale, culturale ed ambientale».
Sul biodigestore: «Possiamo migliorare l’ambiente se creiamo sviluppo e lavoro.
La volontà di questo progetto, realizzato da Stefano Boeri, è quella di trasformare il rifiuto in biometano, secondo un vero e proprio disegno ecologico e culturale.
Vogliamo realizzare la fabbrica del futuro, dove ricerca, produzione di energia e riciclaggio si incontrano dando vita anche a spazi culturali dove gli artisti potranno realizzare le loro opere con materiali riciclati.
Vogliamo coinvolgere le scuole, la facoltà di Agraria per progetti di ricerca. Un’esperienza “immersiva” grazie anche ad oltre 2000 piante. Un aspetto fondamentale considerato il ruolo che ricoprono per la salute e la qualità della vita. Non può esserci sviluppo ambientale senza sviluppo economico».
E poi il progetto del Ponte Lama: «Tra due anni avremo la pista ciclabile che collegherà Ascoli con Castel di Lama, Colli del Tronto e Spinetoli e da lì verso Porto d’Ascoli.
Successivamente verranno realizzati altri due tratti verso l’entroterra montano: da Ascoli a Mozzano e da Mozzano verso Acquasanta Terme.
Negli ultimi periodi è cresciuta la presenza di visitatori e turisti in città grazie ai percorsi del Gaba, il Grande Anello dei Sibillini dalle numerose escursioni e passeggiate organizzate».
Sul palco anche alcuni rappresentanti dell’ associazione “Plastica Free Marche”, Leonardo Puliti e Serena Valenti a cui Fioravanti ha voluto donare i diritti d’autore del libro.
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