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Piano delle Infrastrutture, Baldelli: «Se fosse partito 20 anni fa, il sud delle Marche non avrebbe subìto crisi economica e spopolamento»

FOCUS sulle opere in programma nelle province di Ascoli e Fermo fino al 2032, con l'assessore regionale: «Il documento è frutto di 30 mesi di studio dal quale è emersa una fotografia del territorio che ci ha permesso di elaborare un disegno per il futuro»
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di Maria Nerina Galiè

 

Al centro del Piano regionale delle Infrastrutture 2032 – con 4 miliardi di euro da spendere – c’è la volontà, come la necessità, di ridisegnare la viabilità della regione.

Un tema che ha la forza di cambiare le sorti di un territorio e di contrastare gli effetti negativi di catastrofi, come sisma e alluvioni, e tenere botta di fronte agli scossoni economici.

«Se il piano fosse partito 20 anni fa – sottolinea infatti l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldellil’impatto di eventi avversi non sarebbe stato tale da generare crisi economiche e spopolamento». 

 

Il programma ideato dalla Giunta Acquaroli, «è frutto di 30 mesi di studio e osservazione, dai quali è emersa – continua Baldelli – una fotografia del territorio che ci ha permesso di elaborare un disegno per il futuro.

Si tratta di un piano  flessibile, proprio per il fatto che si parla di opere che vedranno la luce nell’arco di diversi anni. Pertanto si dovranno aggiustare ed adattare alle esigenze delle comunità».

 

Fari puntati sul nord e sul sud delle Marche, Pesarese da una parte e Fermano e Piceno dall’altra, «simboli identici, seppure situati ai poli opposti della regione, di quanto la carenza di un’adeguata rete di infrastrutture stia creando problemi. Meritano una particolare attenzione ed il potenziamento delle rete stessa».

 

Quattro i concetti chiave e gli obiettivi fissati dal Piano: riconnettere Ancona alle Marche e le Marche all’Italia e all’Europa; costruire un nuovo Corridoio europeo Ten-T diagonale che colleghi i Balcani e l’Oriente con la Penisola Iberica e l’Atlantico; Creare una rete infrastrutturale “a maglia” su gomma e su ferro; Realizzare infrastrutture moderne ed efficienti per garantire lo sviluppo sostenibile.

Tre gli step: da oggi fino al 2027, un altro fino al 2032 e poi gli interventi che andranno oltre tale data.

 

Nel piano regionale si legge, come terzo obiettivo: “L’intento è quello di far incrociare le quattro superstrade marchigiane, Strada Statale 4 Salaria, Strade statali 77 e 76 (Quadrilatero) e l’E78 Fano-Grosseto (da completare), con le longitudinali rappresentate dall’A14 e dalla cosiddetta “Autostrada dei Territori Interni” (sistema pedemontano-intervallivo che si sviluppa, in parallelo all’A14, da Urbino ad Ascoli e che va completata).

A questa “maglia” di strade si aggiunge quella di “ferro”, con l’Anello Ferroviario Ascoli-Porto d’Ascoli-Civitanova Marche-Fabriano, che questo Piano prevede, in prospettiva, prosegua verso Urbino, attraversando Pergola lungo la tratta della Subappennina Italica riattivata nel 2021 a fini turistici, ricongiungendosi poi a Fano con la Ferrovia Adriatica”.

 

Ecco nel dettaglio il cronoprogramma  e le opere che riguardano le province di Ascoli e Fermo

 

INTERVENTI RETE AUTOSTRADALE

Ampliamento dell’Autostrada A14, dal casello di Porto S. Elpidio fino Pedaso, a tre corsie per ogni senso di marcia (2032)
Ampliamento dell’Autostrada A14, da Pedaso a San Benedetto del Tronto, a tre corsie per ogni senso di marcia (2032)

 

INTERVENTI SULLA RETE INTERREGIONALE – RETE STATALE

Pedemontana delle Marche SS78 Sarnano – Amandola -Lotto 9: Adeguamento strada tipo C1 SR (2027)
24. Pedemontana delle Marche Amandola – Comunanza – Mozzano – Lotto 10: Realizzazione strada tipo C1 SR (2027)

Ed ancora:

INTERVENTI SULLA RETE EXTRA-URBANA INTERPROVINCIALE

 

INTERVENTI SULLA RETE FERROVIARIA  

Spunta la Ferrovia dei due mari, tratta tra Antrodoco e Ascoli (2032)

Tra gli interventi sulla rete complementare delle direttrici regionali c’è poi il potenziamento del tratto Ascoli – Porto d’Ascoli

 

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELL’INTERMODALITÀ FERROVIARIA

 

 

INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DELLA RETE CICLABILE REGIONALE

 

 

INTERVENTI DI POTENZIAMENTO DELLA RETE PORTUALE NAZIONALE

 

Porto di San Benedetto: vasca di colmata per sedimenti dragaggi, elettrificazione delle banchine, infrastrutturazione energetica dell’intero ambito portuale (obiettivo Smart Grid) (2027).

 

INTERVENTI POTENZIAMENTO DELLA RETE PORTUALE REGIONALI

 

Porto di San Giorgio: Realizzazione di due nuovi bracci a mare, dragaggio della canaletta centrale e della parte di “presa a mare”, realizzazione vasca di colmata (2027).

 

«Gli investimenti in infrastrutture sono la più grande opportunità, non solo per ridurre le diseguaglianze territoriali – conclude Baldelli – ma anche per creare nuova occupazione e frenare lo spopolamento, soprattutto della fascia subappenninica, offrire opportunità di sviluppo anche nelle aree medio-collinari e lungo la fascia costiera, oltre a valorizzare in Italia e nel mondo le eccellenze naturalistiche, culturali e imprenditoriali della nostra regione.

Un Piano di grande portata, studiato e partecipato, che ha raccolto le esigenze dei territori e delle categorie e che mancava da 12 anni». 

 


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