di Lino Manni
(foto Ascoli Calcio)
Vi ricordate un certo Antonio Lubrano, il giornalista televisivo che conduceva la trasmissione sui diritti dei consumatori? Ebbene Lubrano diceva sempre: “La domanda sorge spontanea…”. Già, perché anche a me la domanda sorge spontanea: “Ma l’arbitro aveva il cartellino solo per i giocatori dell’Ascoli?”.
In una partita per nulla cattiva ha distribuito una infinità di cartellini gialli ai bianconeri. Un arbitro permaloso che, al termine della “discussione” con Viviano, ha estratto il cartellino rosso nei confronti del portiere bianconero. Cosa gli ha detto Viviano? Lo immagino. Dalla Tv non sono riuscito a leggere il labiale, ma certamente era una espressione ingiuriosa con la quale ha manifestato profonda rabbia e forte contrarietà.
Niente scuse per la sconfitta, inutile cercarle: il Parma è più forte dell’Ascoli. I bianconeri hanno giocato una buona partita, specie nel primo tempo. Alla fine la differenza l’hanno fatta i singoli. Nei primi venti minuti l’Ascoli ha giocato a viso aperto arrivando al gol del pari con una azione manovrata finalizzata da Caligara, giocatore ritrovato. Ma il pareggio è durato poco. Man, giocatore da Serie A, ha colpito ancora.
La ripresa è iniziata con un piglio diverso ma poi è arrivata la punizione, in tutti i sensi, di Bernabè Garcia. L’Ascoli ha cercato di riaprire la partita ma l’inferiorità numerica si è rivelata determinante. Il Parma ha lasciato giocare solo i due centrali difensivi bianconeri che certamente non hanno piedi adatti per impostare il gioco. Meglio metterci una pietra sopra e pensare alla prossima.
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