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Arquata a sette anni dal sisma del 30 ottobre: “Marrone che passione” e tanta voglia di ricominciare (Foto)

SPERANZA e tradizione hanno segnato il grande successo della Fiera alla quale hanno partecipato tanti commercianti locali e numerosi residenti. Oltre 5.000 presenze. Il sindaco Michele Franchi: «E’ una giornata di ricordo ma anche un monito per quanto riguarda la ricostruzione, affinché si possa fare di più e in fretta». La visita del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti
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di Elena Minucci

 

Grande successo per “Marrone che passione”. Oltre cinquemila le presenze a Trisungo di Arquata per il tradizionale appuntamento che si svolge da quasi trent’anni in un territorio che dal 2016 è stato profondamente segnato dal sisma. Proprio oggi, 30 ottobre, l’anniversario delle terribili scosse di sette anni fa che erano state precedute da quella del 24 agosto.

 

Era domenica, l’orologio segnava le 7,30 quando una scossa di magnitudo 6.5, la più forte registrata in Italia dopo il terremoto in Irpinia del 1980, sconvolse di nuovo il Centro Italia. L’epicentro tra Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera. Gravissimi danni ovunque. Tanta paura tra la gente.

 

Per fortuna quella volta non si registrarono vittime, anche perchè dopo la grande scossa di due mesi prima, e la successiva sequenza sismica, molti avevano abbandonato le case rimaste in piedi.

 

Proprio Arquata, come ha sempre fatto in questi sette anni, vuole ripartire per dimostrare la forza di una terra che vuole andare avanti. E lo fa anche attraverso le proprie tradizioni.

 

«Oggi è una giornata triste per tutta la comunità di Arquata. Sette anni fa finiva l’opera di distruzione dei nostri territori iniziata con il precedente sisma del 24 agosto – dice Michele Franchi, sindaco di Arquata del Tronto – una giornata di ricordo, ma anche un monito per quanto riguarda la ricostruzione affinché si possa fare di più e in fretta. La nostra gente ha dimostrato ancora una volta di farcela nonostante tutto. “Marrone che passione” è andato molto bene. Sono contento perchè in due giorni c’è stata una grande affluenza ad Arquata con oltre 5.000 presenze. Oltre alle specialità, al centro ci sono state le nostre tradizioni, in ricordo di quello che abbiamo sempre fatto. I commercianti, tutti della nostra zona, sono stati felici di aver lavorato, grazie anche alla nostra gente e alla Pro Loco, questo a dimostrazione della loro volontà di restare in questo territorio e credere ancora nella ricostruzione».

 

Tra le persone che non sono volute mancare, anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti.

 

FOTOGALLERY

 

I sindaci di Arquata (Michele Franchi, terzo da sinistra) e di Ascoli (Marco Fioravanti, quarto da sinistra)

 


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