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“Inclusione al sapore di cioccolato”: i ragazzi di Centimetro Zero a Torino, protagonisti di un nuovo progetto 

INSIEME con i "colleghi" di Reverse, realtà di Pollenzo (Cuneo) dove pure lavorano ragazzi in situazioni di disabilità,  avvieranno una produzione di dolci già da questo Natale
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Martina e Francesca insieme con un loro amico di Reverse

 

Una nuova esperienza per gli inarrestabili ragazzi di “Centimetro Zero”, la Locanda sociale di Pagliare di Spinetoli. A Torino in occasione di “Cioccola-tó  – Il cioccolato delle Meraviglie”, condivisa con i “colleghi” di “Reverse”, una realtà che produce cioccolato, a Pollenzo (Cuneo), e dove lavorano ragazzi in situazioni di disabilità, come nella Locanda picena.

 

I “cioccolatieri” di Centimetro Zero, rappresentati a Torino da Martina e Francesca, accompagnate da Roberta D’Emidio e da Emidio Mandozzi,  hanno lavorato nel weekend scorso allo stand con i ragazzi di Reverse facendo assaggiare i loro prodotti.

 

Il progetto, che alla Locanda amano definire “inclusione al sapore di cioccolato”, è stato avviato dopo Sigep 2023, il salone internazionale di gelateria, pasticceria, panificazione e caffè, al quale ha partecipato anche Centimetro Zero, a gennaio scorso ed in meno di una anno, un bell’esordio nella promessa: «Ci fondiamo dolcemente. Le “cioccole” di Centimetro Zero e Reverse insieme per addolcire il mondo a Natale».

«I ragazzi – spiegano D’Emidio e Mandozzi – produrranno dolci e cioccolato, destinati alla vendita sia a Pagliare che a Pollenzo, per realizzare il sogno di molti che si trovano in situazione di disabilità intellettiva.

La leadership inclusiva è la chiave. L’esperienza del ristorante Centimetro Zero ha dimostrato che le imprese che si occupano di inclusione sociale, avvalendosi i team diversificati raggiungono grandi risultati.

Un modo di pensare, un modo di agire e, soprattutto, un modo di comunicare, dove l’uguaglianza e la valorizzazione delle differenze sono i principi base. Creare un ambiente di lavoro rispettoso e sicuro che faccia sentire tutti ugualmente accolti, ascoltati, valorizzati». 

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