di Giuseppe Di Marco
Niente eventi in centro nel clou dell’estate, occupazione massima di cinque giorni per qualsiasi manifestazione negli altri mesi dell’anno. E’ questa la provocatoria proposta della minoranza per scongiurare il sovraffollamento delle aree maggiormente interessate da flussi turistici, nel periodo in cui si registrano più visite.
L’idea verrà presentata e votata nel Consiglio comunale dell’11 novembre: in tal senso, infatti, Paolo Canducci, Annalisa Marchegiani, Aurora Bottiglieri, Luciana Barlocci, Giorgio De Vecchis e Simone De Vecchis hanno già depositato una mozione ad hoc. Approvandola, il sindaco si impegnerebbe a modificare il regolamento per la “Disciplina di sagre, feste ed altre manifestazioni”, «limitando l’occupazione nelle vie e piazze del centro cittadino a un periodo massimo di 5 giorni – scrivono i consiglieri – comprensivi dei giorni eventualmente necessari per il montaggio e lo smontaggio delle attrezzature».
Non finisce qui. Con l’eventuale modifica, infatti, si stabilirebbe che «durante il periodo che va dal 1° luglio al 31 agosto, le vie del centro cittadino (Viale Buozzi, Viale S. Moretti, Piazza Giorgini, Piazza Matteotti), le aree verdi e le piazze destinate a parcheggi non possano essere concesse, ed escludendo ogni possibile deroga, salva la ricorrenza della Festa della Madonna della Marina». Nessuna deroga, infine, verrebbe concessa per le iniziative organizzate direttamente o co-organizzate dal Comune.
Perché prevedere una modifica del genere? «Da giugno a settembre 2023 – motivano i consiglieri – sono stati organizzati, co-organizzati, autorizzati e patrocinati, dall’Amministrazione comunale, ben 18 eventi enogastronomici con somministrazione temporanea di alimenti e bevande, incluse le mostre mercato di prodotti alimentari. Tutti questi eventi sono stati localizzati nel centro cittadino, ma molti di questi non rappresentavano “espressione di cultura, di tradizione e di storia della comunità locale”, né costituivano “un veicolo importante di promozione dei prodotti tipici eno-gastronomici del territorio, nonché un richiamo a flussi turistici sempre più interessati alla riscoperta delle tradizioni e delle realtà locali”, come disposto dal suddetto regolamento».
Inoltre nel corso di alcuni eventi, ricorda la minoranza, cittadini, turisti e commercianti hanno percepito disagi, peraltro comunicati al Comune già mesi fa. E’ il caso del “Villaggio Coldiretti”, di cui è stata contestata l’organizzazione adottata dall’Amministrazione comunale.
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