di Giuseppe Di Marco
L’ex casa parcheggio di Via Saffi verrà ristruttura per ospitare un centro servizi dedicato ai soggetti fragili. E’ quanto stabilito nell’ultima riunione di giunta, in cui è stato dato il via all’iniziativa.
L’esecutivo, riunitosi nella serata del 31 ottobre, ha deliberato l’avvio delle procedure tecniche per la progettazione del restyling. L’ex casa parcheggio del Paese Alto è un edificio abbandonato da tempo in condizioni di fatiscenza, che recentemente è stato stralciato dai beni alienabili. Il vertice comunale, quindi, ha trovato un nuovo utilizzo per questo volume lasciato nel degrado.
L’iniziativa sarà coperta finanziariamente da fondi Pnrr, e più precisamente dalla missione “Inclusione e coesione”. A San Benedetto, Comune capofila dell’Ambito Territoriale Sociale 21, sono stati attribuiti 717.439 euro per due distinti interventi: la realizzazione di una stazione di posta per la povertà estrema (467.439,63 euro) e di un’area per percorsi di autonomia destinato a persone con disabilità (250.000 euro).
Ad illustrare il progetto è l’assessore al sociale Andrea Sanguigni: «I fondi sono stati intercettati dall’Ambito 21, mentre il Comune ha messo a disposizione l’immobile per il progetto “Dopo di Noi” e la stazione di posta. Va detto che se non avessimo trovato una struttura questi fondi sarebbero andati persi. Questi servizi dovevano trovarsi al centro della città, e a seguito di approfondimenti tecnici abbiamo scelto l’ex casa parcheggio in Via Saffi. In questo modo riqualificheremo la zona, notoriamente abbandonata. Il mio ringraziamento va a chi ha reso possibile tutto questo, dalla coordinatrice d’Ambito Simona Marconi, ai tecnici dei Lavori Pubblici, che hanno garantito un supporto importantissimo».
La stazione di posta sarà il naturale prosieguo del progetto “Prins” (Pronto Intervento Sociale) gestito dalla Caritas. Il “Dopo di Noi” non è una residenza per disabilità grave, ma una palestra alle autonomie, per la quale verranno individuati, dal sistema sanitario e dai servizi sociali, dei ragazzi che potranno intraprendere questo percorso e vivere in autonomia. Ci saranno una decina di posti, con locali comuni che includono refezione e svago. Il tutto sarà supervisionato da un operatore. L’intervento strutturale sarà portato a termine entro due anni.
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