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Casa di cura “Villa San Giuseppe”, continua la protesta: «La parte datoriale si è dimostrata intransigente»

ASCOLI - E' il commento dei sindacalisti di Nurisnd, Ugl Salute e Cisal che avevano proclamato lo stato di agitazione al quale ha fatto seguito la convocazione in Prefettura per la procedura di raffreddamento   
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Nulla di fatto a seguito della procedura di raffreddamento in Prefettura, per i dipendenti della casa di cura “Villa San Giuseppe” di Ascoli.

 

Nurisnd, Ugl Salute e Cisal avevano proclamato lo stato di agitazione e pertanto chiesto l’incontro con il prefetto, denunciando il mancato rinnovo del contratto di lavoro, fermo al 2012.

 

«Durante l’incontrosi legge nella nota sindacale firmata da Maurizio Pelosi (Nursind), Pino Marucci (Ugl salute) e Rosario Dallicardillo (Cisal Terziario) –  sono state chiaramente illustrate le motivazioni che hanno portato le sigle sindacali della casa di cura a dichiarare lo stato di agitazione.

 

Si tratta della scadenza del Contrato Collettivo Nazionale di Lavoro Aris Rsa, scaduto dal 2012. Ma anche della necessità di revisionare la procedura operativa interna efficace per affrontare le carenze improvvise del personale infermieristico ed oss, al fine di garantire un servizio di alta qualità e la sicurezza dei pazienti. E’ poi importante nel riconoscimento dei diritti dei lavoratori – continuano i sindacalisti – trattare l’argomento  buono pasto e ticket.

 

Nonostante una discussione approfondita, la parte datoriale si è dimostrata intransigente, rendendo impossibile raggiungere una soluzione soddisfacente per entrambe le parti. Pertanto, le sigle sindacali Nursind, Ugl e Cisal Marche, in rappresentanza del personale di Villa San Giuseppe, hanno concordato all’unanimità di proseguire lo stato di agitazione al fine di perseguire gli obiettivi di miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori».

 

Aria di protesta nella Sanità privata: i lavoratori denunciano contratti fermi a 12 anni fa e carenza di personale

 


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