di Matteo Malaspina
Una giornata di sport e di divertimento quella andata in scena ieri pomeriggio ad Ascoli in occasione della seconda edizione dell’Ascoli Sponsor Cup, l’evento organizzato dall’Ascoli Calcio e rivolto ai partner commerciali della squadra che hanno avuto l’occasione di calcare il prato del “Del Duca” e sentirsi, almeno per qualche ora, dei veri giocatori del Picchio.
Oltre 60 partecipanti (presenti anche noi di Cronache Picene) si sono ritrovato allo stadio e hanno avuto modo di cambiarsi negli spogliatoi, preparati come se fosse una vera partita di campionato con tanto di kit disposti nei posti assegnati. Ad ognuno è stata indicata una squadra in base al colore della maglietta: bianconeri, bianchi, neri e blu. Ad ogni squadra un mister che, per l’occasione, erano d’eccezione: ad Emiliano Viviano il compito di guidare i ragazzi del team bianconero, a Davide Barosi assegnati i bianchi, Vincenzo Millico coach dei neri e ad Aljaz Tavcar il compito di allenare i blu
L’atmosfera è stata quella di un torneo estivo di serie A dei vecchi tempi, di quelli che si giocavano nel precampionato a luglio. Non poteva mancare il cerimoniale per l’ingresso in campo dove i giocatori venivano chiamati come se fossero dei veri professionisti, anche se all’uscita del tunnel qualche capello bianco e qualche pancia di troppo poteva ingannare il pubblico che ha seguito la sfida dalla tribuna centrale.
Nel primo match si sono sfidati il Team Viviano e il Team Tavcar. Partono bene i ragazzi del portierone bianconero, subito in vantaggio di due reti con il mister che guidava passo passo i suoi nei movimenti. Modulo spregiudicato (4-3-3), difesa alta e pressing asfissiante: tattica che ha messo in difficoltà Tavcar che nonostante i cambi e la fiducia nei suoi non è riuscito a ribaltare il match venendo subito eliminato.
Nel secondo incontro in campo i bianchi del Team Barosi contro i neri del Team Millico. Una sfida combattuta, con i neri che si sono visti annullare un gol in rovesciata (un po’ goffa a dire il vero, ma pur sempre una rovesciata) e i bianchi che sono riusciti a sbloccarla su calcio di rigore assegnato dopo una revisione Var fatta su cellulare. Nei minuti finali, salvataggi miracolosi del portiere dei bianchi, non a caso un nostro giornalista.
La finale tra i due mister/portieri Viviano e Barosi è iniziata con botta e risposta nell’intervista pre-match fatta dallo speaker a bordocampo. Direzione di gara affidata all’ex serie A Massimo De Santis, oggi dirigente dell’Ascoli, che è stato immediatamente contestato da Viviano per qualche decisione dubbia («Oggi posso sfogarmi con l’arbitro senza essere squalificato» ha scherzato il numero uno). Sono stati però proprio i bianconeri a passare in vantaggio con un bel rasoterra all’angolino ma, nei minuti di recupero, i bianchi di Barosi hanno agguantato il pari su un colpo di testa in avvitamento: si è deciso tutto ai calci di rigore. Lotteria di penalty senza storia, con Team Viviano che ne ha sbagliati 3 su 4 e Barosi e i suoi hanno potuto festeggiare ed alzare la coppa verso il cielo grigio di Ascoli.
Ma indipendentemente da chi ha vinto e chi ha perso, è stata una giornata da ricordare per tutti: il pre partita nello spogliatoio, giocare al Del Duca, indossare la divisa dell’Ascoli Calcio ed essere allenati dai propri beniamini rimarrà nella memoria dei partecipanti.
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