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Comitato delle Autonomie Locali, Bottiglieri: «Amministrazione assente al tavolo»

SAN BENEDETTO - Duro rimprovero della consigliera di minoranza: «Nella riunione si discuteva sulla nuova legge urbanistica della Regione Marche. Da noi, intanto, si delibera sulla redazione del futuro Piano regolatore»
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Aurora Bottiglieri

 

di Giuseppe Di Marco

 

Non accennano a placarsi le polemiche sul percorso intrapreso dall’Amministrazione comunale in ambito urbanistico. Ad alzare la voce, questa volta, è Aurora Bottiglieri, che lamenta l’assenza del vertice di Viale De Gasperi all’ultima riunione del Comitato delle Autonomie Locali (Cal).

 

«Il 10 novembre, ad Ancona, è stato convocata l’assemblea – tuona Bottiglieri – dove sono stati invitati a partecipare tutti i sindaci marchigiani e dove il sindaco Spazzafumo, che ne è anche vicepresidente, era assente. L’ordine del giorno era incentrato sulla nuova legge urbanistica, sul voto di approvazione o meno della legge stessa da parte dei sindaci marchigiani. Quindi il sindaco Antonio Spazzafumo, vicepresidente del Cal, non si è presentato né ha delegato l’assessore all’urbanistica, né un consigliere di maggioranza a rappresentarlo».

 

La consigliera ricorda che recentemente è stata approvata dalla maggioranza una delibera con incarichi per elaborare il nuovo piano regolatore della città, «delibera tra l’altro scopiazzata da altre analoghe del comune di Fano e di Mendrisio. E chi copia è bocciato».

 

Continua Bottiglieri: «L’opposizione aveva sollevato numerose criticità alla delibera, tra cui quello di un’inutile e controproducente fretta di approvazione in quanto, nonostante il copia-incolla, non vi erano descritte le linee di indirizzo della maggioranza; inutile fretta, visto che era a conoscenza di tutti la presentazione della nuova legge urbanistica regionale in cui le indicazioni per redigere i nuovi prg potrebbero completamente ribaltare le scelte fatte in merito».

 

La consigliera non fa sconti: «Il sindaco, con la sua giunta, è andato per la sua strada; strada che non si incrocia né con i tavoli dell’Anci per le controdeduzioni, né con il Cal. E’ lecito pensare che tutto ciò sia dovuto al fatto che nessuno della maggioranza abbia studiato la nuova legge sull’urbanistica (com’era evidente anche per il Piano sociosanitario regionale) e che quindi non sia stato in grado di partecipare alla discussione e soprattutto in grado di rilevare le grandi criticità che questa comporta, sollevate da tutti gli altri sindaci del territorio marchigiano. Tante criticità per cui la discussione è stata sospesa ed il voto rinviato al 17 novembre. E’ anche lecito chiedersi se il sindaco lo sappia o se la ignorerà».


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