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Grande festa per gli arbitri di San Benedetto: 50 anni fa nasceva la sezione Aia

SAN BENEDETTO - Tanti ospiti, dal presidente nazionale Aia Carlo Pacifici all'arbitro internazionale Maurizio Mariani, e poi gli arbitri di ieri e di oggi con tanti ragazzi e una rappresentanza sempre più significativa delle donne
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I Presidenti dell’Aia di San Benedetto con le figlie di Francesco Nico, primo presidente nel 1973

 

di Pier Paolo Flammini

 

Era il 1973 quando l’allora sezione Aia Fermo-San Benedetto, nata da una costola della precedente sezione Aia Ascoli Piceno, venne suddivisa: nacque, così, la sezione Associazione Italiana Arbitri San Benedetto del Tronto.

 

Il Cinquantennale è stato festeggiato con una serata ricca di ospiti e di ricordi, perfettamente organizzata dall’attuale presidente Aia San Benedetto Francesco Narcisi. Presenti sia invitati di lustro come Carlo Pacifici, presidente nazionale dell’Aia e Maurizio Mariani, arbitro internazionale, sia molti associati Aia ed ex arbitri, che tanti giovanissimi e giovanissime che si stanno avviando all’attività dell’arbitro di calcio.

 

«Il ruolo dell’arbitro è cambiato molto negli ultimi anni – afferma Pacifici – e non è più etichettato come “giacchetta nera”, sia perché le divise sono variopinte sia per la diversa collaborazione che c’è con le squadre. Il Var poi è stato uno strumento che ha aiutato gli arbitri a sbagliare di meno, anche se viene usato solo a livello nazionale e in Serie A e B. Peccato invece a non riuscire a sradicare il cancro della violenza sui giovani arbitri specialmente nelle categorie dilettanti».

 

«La partita alla quale sono più affezionato è quella che ha segnato il mio esordio in ambito internazionale, ovvero Real Madrid-Lipsia di Champions League della scorsa stagione – dice Mariani – essere arbitro è molto formativo, perché occorre, già a 15 o 16 anni, prendere delle decisioni nell’arco di pochi istanti a fronte di decine di persone pronte a giudicarti».

 

Particolarmente importante il ruolo ormai assunto dalle donne. Alice Gagliardi, ad esempio, è un’arbitro di Serie D: «Ho scelto di essere arbitro per passione pura: seguivo da vicino il calcio e mi interessavo a questa figura intermedia tra gli altri sportivi. Ho abbandonato il pattinaggio artistico, che praticavo professionalmente, e mi sono dedicata a questa nuova attività. Se quando ho iniziato eravamo in poche e c’era un po’ di scetticismo verso di noi, noto che al momento invece c’è grande rispetto per le donne arbitro da parte di tesserati e tifosi. Qui a San Benedetto al momento ci sono 20 ragazze iscritte all’Aia».

 

Francesco Narcisi ha mostrato un video in cui ha intervistato Giovanni Diegoli, di 98 anni, e da 75 associato all’Aia: è l’ottavo tesserato Aia più anziano in Italia. Prima di Narcisi, sono stati presidenti dell’Aia San Benedetto Francesco Nico, Bruno Morelli, Alberto Del Zompo, Emidio Di Gaspare, Nazzareno Gasparrini, Leandro Borracci, Paolo Fares e, appunto, Narcisi.


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