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Gli incidenti nelle Marche pesano per 527 milioni di euro: velocità, distrazione e mancata precedenza le cause

REPORT - I dati diffusi dall’Istat, relativi al numero di indenti stradali avvenuti nelle Marche nel 2022, sono purtroppo in linea con il trend nazionale. Più morti e feriti rispetto al 2021 e quindi, anche più incidenti. Tranne la provincia di Fermo, dove i decessi sono stati 7 (due in meno rispetto all’anno precedente), per il resto tutto con davanti il segno "più". Gli incidenti sono passati da 495 a 545 e il numero dei feriti da 699 a 772
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di Sandro Renzi

 

I dati diffusi dall’Istat qualche giorno fa, relativi al numero di indenti stradali avvenuti nelle Marche nel 2022, sono purtroppo in linea con il trend nazionale. Più morti e feriti rispetto al 2021 e quindi, anche più incidenti. Tranne che nelle provincia di Fermo, dove i decessi sono stati 7, due in meno rispetto all’anno precedente, per il resto, tutto con, davanti, il segno “più”.

 

Gli incidenti sono passati da 495 a 545 e il numero dei feriti da 699 a 772. Non vanno meglio le cose nelle altre province marchigiane.

 

Nell’Anconetano ben 8 morti in più tra il 2021 (26) ed il 2022 (34), 5 nel Pesarese e 4 in più anche nell’Ascolano. E’ quasi un bollettino di guerra quello a cui rischiamo di abituarci. In 91 l’anno scorso hanno perso la vita sulle nostre strade e gli incidenti cresciuti di quasi trecento unità. 

 

Gli incrementi registrati dall’Istat sono in parte anche la conseguenza di una maggiore mobilità tra il 2021 ed il 2022. I costi sociali dell’incidentalità stradale, manco a dirlo, pesano molto sulle casse statali. Si stima che per l’intero territorio nazionale questa criticità possa costare alla comunità qualcosa come 17 miliardi e 900 milioni di euro, di cui 527 milioni di euro solo per le Marche pari ad una incidenza del 2,9%.

 

Per respirare un pò di ottimismo, si fa per dire, bisogna allora guardare al trend decennale. Nel periodo 2010-2022 le vittime della strada sono scese nella nostra regione del 16,5%. Si riduce anche l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) periti in un incidente stradale. Altro dato che fa ben sperare è il calo dell’incidenza di pedoni deceduti. Se a livello nazionale si registra un leggero aumento, nelle Marche si è scesi dal 20,2 al 17,6%. L’Istat ha rilevato anche un altro dato: l’aumento dell’indice di gravità passato da 1,3 a 1,4 mentre rimane invariato il tasso di mortalità (1,8 decessi ogni 100 incidenti).

 

Guardando alla geografia di questi eventi drammatici si evince che l’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei Comuni capoluogo di provincia. Nel mirino, in particolare, la SS 16 lungo la quale si è registrato il maggior numero di incidenti (119, 3 decessi e 184 feriti) e delle strade SS 77 e SS 76. Gli incidenti più gravi hanno invece avuto per teatro le SP 502 e SP 571 con indici di mortalità rispettivamente del 16,7 e 15,0. Indice che è diminuito solo nelle province di Fermo e Macerata.

 

Sono ben 3.477 gli incidenti che si sono verificati nelle strade urbane marchigiane (il 70,2% del totale) provocando la morte di 41 persone (45,1%) e 4.448 feriti (66,8%). Rispetto al 2021 i sinistri sono aumentati su tutte le categorie di strada, ma l’incremento maggiore ha interessato l’A14. E se sulle strade urbane il 23,8% dei sinistri avviene nei pressi di un incrocio, su quelle extraurbane il 52,4% del totale ha luogo su un rettilineo.

 

Uno sguardo anche agli orari ed ai periodi. Tra maggio e settembre, notoriamente mesi di maggiore mobilità a causa delle vacanze, si sono contati 2.518 incidenti, ovvero la metà di quelli registrati in dodici mesi. Sono decedute 51 persone e in 3.306 hanno subìto delle lesioni. L’86,3% dei sinistri ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge valori più elevati tra le 3 e le 4 del mattino. Le giornate più a rischio venerdì e sabato notte quando secondo l’Istat si concentra il 45,9% degli incidenti notturni, il 45% delle vittime ed il 47,8% dei feriti.

 

Altra curiosità: se il 72% degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli, la tipologia più diffusa è lo scontro frontale-laterale (1.673 casi, 19 vittime e 2.430 feriti) seguita dal tamponamento (863 casi e 8 decessi). Sulle cause all’origine di un incidente pesano sostanzialmente tre fattori: guida distratta, mancato rispetto della precedenza e velocità. Insieme, questi motivi sono all’origine del 44,7% dei sinistri nelle Marche.

 

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