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Monte Piselli, quel vascone continua a rappresentare un pericolo (Le foto)

ASCOLI - Nel maggio 2022 vi annegò un cane che cercava acqua ma scivolò dentro e non fu possibile salvarlo nonostante l'intervento di un escursionista e dei Vigili del fuoco. Dopo un anno e mezzo la segnalazione è per la ringhiera, che dovrebbe servire da protezione, divelta. Il rischio è che dentro possa finirci un animale o una persona. A completare il "quadro" l'eternit abbandonato a pochi metri. Qualcuno dovrà intervenire
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di Andrea Ferretti

 

Ricordate la storia del cane che nel maggio 2022, probabilmente abbandonato dal proprietario (per il quale è difficile trovare gli aggettivi più appropriati), scivolò e cadde in un vascone a Monte Piselli, nella zona delle Tre Caciare? Quel cane che sicuramente cercava acqua per dissetarsi e che invece, dopo atroci sofferenze, morì annegato? A nulla valsero i disperati tentativi di un escursionista ascolano e dei Vigili del fuoco da lui allertati che accorsero dal Comando di Teramo.

 

Il cane che cercava di salvarsi ma non ce la fece

Ebbene, quella triste storia non ha proprio insegnato niente a nessuno. Soprattutto a chi dovrebbe (condizionale più che d’obbligo) provvedere alla salvaguardia dell’incolumità degli esseri viventi, abbiano essi due gambe o quattro zampe.

 

Questa volta la segnalazione di un ascolano ripropone una situazione che rispetto a un anno e mezzo fa non solo non è cambiata, ma è peggiorata.

 

Quella volta titolammo l’articolo “La storia del cane abbandonato sulla Montagna dei Fiori: cercava acqua, cadde nella cattiveria dell’uomo”. Sperando di non pubblicarne prossimamente uno con la solita frase “tragedia annunciata”, ci limitiamo a segnalare la situazione alle autorità e alle istituzioni competenti.

 

La ringhiera a protezione (?) del vascone è divelta, ne manca addirittura una vasta porzione. Il rischio di finire in acqua è evidente. Non solo ma la segnalazione si estende anche allo stato in cui versa una costruzione attigua dove ci sono materiali edili pericolosi, evidentemente da smaltire.

 

Sono di eternit, il micidiale mix cemento-amianto messo al bando da trentuno anni fa poichè agente cancerogeno particolarmente nocivo per la salute. Manufatti killer perchè particolarmente friabili e quindi in grado di sprigionare fibre nell’aria.

 

Gli escursionisti, almeno loro, sono avvisati. Ma sono avvisati anche coloro che dovranno provvedere quanto prima a mettere in sicurezza quei pochi metri quadrati incastonati in un luogo spettacolare e, fino a qualche anno fa, anche tranquillo.

 

LA SITUAZIONE OGGI

 

 

La storia del cane abbandonato sulla Montagna dei Fiori: cercava acqua, cadde nella cattiveria dell’uomo


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